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Un regolamento per dire basta al legno illegale

 

Il 3 marzo è entrato in vigore il “Regolamento Legno” (EUTR) per contrastare la circolazione nell’Unione europea del legname tagliato illegalmente. L’EUTR vieta l’immissione sul mercato del legname raccolto illegalmente e dei prodotti da esso derivati. Il regolamento si applica al legno e ai prodotti del legno commercializzati per la prima volta nell’UE.

I tagli illegali, ovvero la raccolta del legname con modalità che violano le leggi o i regolamenti nel paese di raccolta, hanno gravi conseguenze economiche, in quanto comportano perdite di proventi comportano perdita di proventi di proventi e compromette gli sforzi degli operatori legittimi; conseguenze ambientali legati alla deforestazione, al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità;conseguenze sociali legati a conflitti per terre e risorse e alla perdita di potere e delle comunità.

 

L’UE rappresenta un mercato importante per le esportazioni di molti paesi in cui il taglio illegale delle foreste è una pratica diffusa. Se adottiamo l’approccio del “non porsi troppe domande”, inconsapevolmente finanziamo i reati forestali e compromettiamo gli sforzi che vengono compiuti per far applicare la legge in alcuni dei paesi produttori di legno più poveri del mondo.

Nel 2003 l’UE ha sviluppato il Piano d’azione FLEGT (Forest Law Enforcement, Governance and Trade) che comprende una serie di provvedimenti per prevenire l’immissione in commercio di legname illegale, migliorare la fornitura e incrementare la domanda di prodotti di legno legale.

I due elementi principali del piano d’azione sono il Regolamento Legno e gli accordi volontari di partenariato(AVP). Gli AVP sono accordi commerciali con paesi che esportano legname, e contribuiscono a prevenire la commercializzazione di legname illegale sul mercato europeo.

Secondo il Regolamento Legno , il legname già provvisto di licenza FLEGT o certificato CITES ( Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione) è di per sé legale (conforme all’EUTR). L’EUTR è integrato da altri due provvedimenti legislativi che offrono maggiori dettagli su punti specifici: il Regolamento sulle norme per il riconoscimento e la revoca del riconoscimento degli organismi di controllo (Regolamento delegato (UE) della Commissione n° 363/2012); il Regolamento per garantire l’applicazione uniforme della legge (Regolamento (UE) di esecuzione della Commissione n. 607/2012)

Il Regolamento Legno (EUTR, regolamento (UE) n. 995/2010 ) fissa tre obblighi chiave: è vietata l’immissione sul mercato UE del legname raccolto illegalmente e i prodotti da esso derivati; gli operatori, definiti come coloro che commercializzano i prodotti del legno nel mercato UE per la prima volta, sono tenuti a esercitare la “dovuta diligenza” (due diligence); i commercianti, definiti come coloro che acquistano o vendono legname o prodotti del legno già immessi nel mercato dell’UE, devono conservare le informazioni sui fornitori ed i clienti in modo che questi possano essere facilmente tracciabili.

Sia il legname e i prodotti del legno fabbricati nell’UE, sia quelli importati, sono soggetti a questo provvedimento legislativo. Il legname provvisto di una licenza FLEGT o di un certificato CITES è considerato conforme al regolamento sul legname.

L’EUTR è vincolante per tutti i Paesi dell’Unione i quali dovranno stabilire sanzioni “efficaci, proporzionate e dissuasive” per garantire il rispetto del provvedimento.

L’EUTR non ha effetto retroattivo, si applica pertanto solo al legno e ai prodotti del legno immessi sul mercato dal 3 marzo 2013.

 

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