Si parla di “Architettura intelligente” nella città di Winnipeg, nel Canada, per descrivere la sede del Manitoba Hybrid Place, l’edificio per uffici sede della società di servizi della città, capace di consumare il 70% in meno dell’energia solitamente impiegata da una struttura di dimensioni equivalenti. Abituati alle molteplici sperimentazioni contemporanee, non verrebbe da stupirsi se parlassimo di una piccola palazzina, di un padiglione o di una costruzione di dimensioni contenute, ma in questo caso l’artefice di un simile risultato è un edificio di 22 piani che occupa un intero isolato del centro città.
Risultati sorprendenti che gli sono valsi la certificazione GBC canadese LEED Platinum, superando addirittura gli obiettivi iniziali fissati dai progettisti, desiderosi di raggiungere il LEED Gold e consentendogli di diventare il primo edificio per uffici canadese ad aver raggiunto un livello di efficienza così elevato.
Completato nel 2009, i consumi e le prestazioni della torre Manitoba Hydro Place sono state monitorate per due anni prima di poter affermare con certezza i dati relativi ai consumi ed il fattore di risparmio energetico del 70%, tutt’altro che semplice da raggiungere in una città come Winnipeg, celebre per la notevole escursione termica che la porta da un minimo di -20 gradi nel periodo invernale, fino a picchi di oltre 35 gradi durante l’estate.
Il merito dei grandi successi raggiunti dalla torre Manitoba vanno al team di progettazione KPMB, Kuwabara, Payne, McKenna, Blumberg, con il supporto dei tecnici della Carter Smith e della KlimaEngineering Transsolar, che hanno dimostrato la possibilità di realizzare architetture ad alta efficienza energetica, funzionali, belle da vedere e soprattutto, dotate di spazi di lavoro di alta qualità, destinati a coloro che effettivamente vivono la quotidianità dell’edificio.
Progettazione architettonica passiva e accorgimenti impiantistici ad alta efficienza rendono la torre Manitoba Hydro unica nel suo genere, riconoscendo una qualità costruttiva rara che le consente di ridurre i consumi energetici mantenendosi sotto gli 85 kWh/mq l’anno, un traguardo notevole rispetto ai 300-400kWh/mq consumati tradizionalmente da strutture di dimensioni simili, arrivando ad un risparmio economico di oltre 500.000 dollari l’anno.
DESIGN AD ALTE PRESTAZIONI
Ogni componente dell’edificio è progettato per essere in sintonia con l’ambiente naturale e con gli abitanti dell’edificio, arrivando a definire un preciso processo di Integrated Design Process (IDP), secondo la definizione degli stessi progettisti, che porta ai massimi livelli la progettazione energetica passiva e le componenti attive.
La particolare forma della struttura è già stata ribattezzata “a libro aperto“, per la disposizione prescelta per le due torri gemelle unite sul fronte nord e ad angolo acuto verso sud-est e sud-ovest per sfruttare la massima illuminazione naturale
IL CAMINO SOLARE alto 115 metri segna il lato nord dell’edificio e rappresenta l’elemento chiave del sistema di ventilazione passiva, che grazie ai naturali moti convettivi preleva ed espelle l’aria calda interna durante i mesi estivi, mentre in inverno permette di recuperare l’aria espulsa dal sistema di riscaldamento per riscaldare.
La FACCIATA A DOPPIA PELLE con un sistema automatizzato di schermatura integrato nella vetrata e l’intercapedine areata tra le due superfici, permette alle facciate est ed ovest, interamente vetrate, di massimizzare l’illuminazione senza picchi di calore.
Il TETTO GIARDINO con muschi licheni e prato, evita il surriscaldamento della copertura e permette di beneficiare di un ulteriore spazio verde.
I WINTERGARDENS piantumati a verde, sono dislocati nella struttura in adiacenza del camino solare e rappresentano il polmone dell’edificio. L’aria proveniente dall’esterno prima di essere immessa negli ambienti, viene pretrattata, passando per queste stanze verdi, permettendo così il 100% del ricircolo d’aria pulita.
Accanto alla grande capacità del’edificio di autoregolarsi, riducendo gli sprechi e limitando i consumi grazie alla corretta disposizione degli spazi ed alla perfetta integrazione dei componenti della struttura, si affiancano una serie di accorgimenti tecnologici alimentati da energia “pulita” che complessivamente hanno permesso all’edificio di raggiungere il grado di efficienza necessario per la certificazione LEED Platinum.
L’ IMPIANTO GEOTERMICO con i suoi 280 pozzi, la pompa di calore ed il sistema radiante, coprono il 100% della richiesta energetica di raffrescamento ed il 50% dei consumi termici mantenendo una temperatura costante dei pannelli radianti di 20°C.
L’ AUTOMAZIONE delle 440 finestre in grado di aprirsi automaticamente per evitare surriscaldamenti e i 25.000 sensori dislocati in punti strategici della struttura, permettono di controllare il Manitoba Hydro Place in tempo reale, monitorando i consumi e rilevanto immediatamente eventuali problemi da risolvere.
Grazie al BUILDING MANAGEMENT SYSTEM tutti gli ambiente di lavoro sono indipendenti permettendo al singolo dipendente di regolare a proprio piacere la temperatura, l’illuminazione o addirittura l’umidità della propria postazione. Oltre a generare un notevole comfort e qualità dell’ambiente di lavoro, questo sistema informatico consente ai singoli abitanti della struttura di monitorare i propri consumi o i propri successi, sensibilizzando gli utenti sul tema della sostenibilità e dell’efficienza.
L’ILLUMINAZIONE SMART a basso consumo affiancato all’abile progettazione degli spazi e dell’orientamento dell’edificio, permettono alla luce naturale di penetrare nell’edificio con varie inclinazioni, regolabili direttamente dall’utente orientando le lamelle d’alluminio della facciata.
Anche la MOBILITA’ INTELLIGENTE non è stata trascurata. Scegliendo un sito di progetto coperto dal 95% delle linee di trasporto pubblico dirette anche in periferia, limitando il numero di parcheggi a disposizione dei dipendenti ed incentivando con sovvenzioni la scelta dei mezzi pubblici, il Maitoba Hydro Place ha notevolmente ridotto il suo impatto ambientale e le conseguenti emissioni nocive, permettendo anche alla città di Winnipeg, di beneficiare della grande qualità della progettazione.