“Gli straordinari risultati ottenuti dall’Umbria con l’attuale Piano dei rifiuti su due obiettivi fondamentali legati alla riduzione dei rifiuti e all’incremento della raccolta differenziata ci inducono oggi a dire che possiamo superare il punto di stallo della chiusura del ciclo dei rifiuti con la termovalorizzazione, in favore di impianti per la produzione di combustibile solido secondario (CSS) da destinare a recupero energetico”: lo ha detto l’assessore regionale all’ambiente, Silvano Rometti, illustrando la proposta di adeguamento dell’attuale Piano per la gestione dei rifiuti approvato nel maggio 2009, ai componenti del Tavolo tematico dell’Alleanza per lo sviluppo dell’Umbria “Sostenibilità e sviluppo del territorio”.
“L’atto che presento oggi – ha proseguito l’assessore – potrebbe essere assunto con una delibera di Giunta e non necessiterebbe di passaggi partecipativi e consiliari. Tuttavia la scelta che abbiamo operato, vista l’importanza della materia e le ricadute che essa ha a vario titolo sulla comunità regionale, è stata quella di fare un ulteriore percorso concertativo. Sulla termovalizzazione – ha proseguito – prevista dalla pianificazione del 2009 non vi è stata in questi anni alcuna condivisione, neanche da parte di coloro che l’avevano sostenuta. Ora possiamo dire che, rispetto a quanto a suo tempo programmato, sono mutate le condizioni di contesto e legislative, e sono stati raggiunti risultati tali da supportarci verso una scelta diversa, pragmatica e concreta, da consegnare a fine legislature a chi sarà chiamato ad occuparsi della pianificazione dei rifiuti in Umbria. I dati confermano che le previsioni sono state superate dai fatti, l’Umbria ha ridotto in maniera fortissima i rifiuti da conferire in discarica, dalle 594mila tonnellate di rifiuti urbani previste nel Piano del 2009 si è scesi a una previsione di 476mila tonnellate, e la raccolta differenziata è passata in pochissimo tempo dal 30 al 53 per cento, con un salto di oltre il 20 per cento che non si è registrato in nessun’altra regione italiana (con l’obiettivo del 65% nel piano di adeguamento). Ciò ha determinato uno scenario completamente diverso da quello inizialmente previsto, nonostante le difficoltà finanziare dei Comuni in parte sostenute dagli incentivi erogati dalla Regione. Un risultato, seppure disomogeneo sul territorio, decisamente notevole. Certo – ha aggiunto Rometti – abbiamo un sistema impiantistico regionale che va ammodernato affinché le frazioni derivanti dalla raccolta differenziata possano essere riutilizzate in maniera efficiente nel quadro di un assetto del sistema umbro che superari la logica dell’autosufficienza di ambito. L’atto, che accoglierà eventuali proposte e pareri del tavolo, potrà essere licenziato in tempi rapidi, entro marzo, per essere consegnato al prossimo esecutivo”. (Fonte Regione Puglia)