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UE: 6 Paesi chiedono uno scenario basato sul 100% di energia rinnovabile

Con una lettera congiunta inviata alla Commissione europea, Austria, Danimarca, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Spagna chiedono l’inclusione nelle proiezioni al 2050 di uno scenario basato sul 100% di energia rinnovabile

100% di energia rinnovabile
Foto di seagul da Pixabay

Un futuro basato sul 100% di energia rinnovabile è l’unico scenario che davvero potrà traghettare l’Europa verso le zero emissioni

(Rinnovabili.it) – Austria, Danimarca, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Spagna hanno firmato ed inviato una lettera congiunta alla Commissione europea per chiedere l’inclusione nelle proiezioni climatiche a lungo termine di uno scenario basato sul 100% di energia rinnovabile

I gravi rischi dei cambiamenti climatici sono al centro delle preoccupazioni dei cittadini“, scrivono i sei Paesi. “In qualità di leader, abbiamo la responsabilità di ascoltare le nuove generazioni”

Nel novembre 2018, la Commissione aveva presentato otto scenari energetici per il 2050, delineando diversi percorsi per la riduzione delle emissioni. Nessuna di queste otto opzioni includeva tuttavia uno scenario basato sull’utilizzo esclusivo di energie rinnovabili e solo due di queste avrebbero consentito di raggiungere la neutralità climatica, obiettivo considerato imprescindibile per tutti i capi di Stato dell’UE. 

Mentre accogliamo con favore questa visione, esprimiamo anche il nostro desiderio di uno scenario che includa il 100% di energia rinnovabile entro il 2050. Vi invitiamo ad avviare questo lavoro il più presto possibile“, aggiungono i firmatari citando la relativa analisi costi-benefici attualmente in corso presso la Commissione. 

Solo 10 giorni fa, va ricordato, la Commissione ha presentato la nuova legge sul clima, la prima a rendere vincolante l’obiettivo delle zero emissioni al 2050 per tutti i Paesi UE. Il provvedimento si spera sia in grado di traghettare l’intero Blocco lungo il percorso delle neutralità climatica, propone un obiettivo giuridicamente vincolante di zero emissioni nette  di gas a effetto serra da raggiungere entro il 2050.

Rimangono dei dubbi: il primo riguarderebbe in particolare l’assenza di un organismo scientifico indipendente, instituito ad hoc, atto a valutare e dirigere i decisori nazionali in questa nuova sfida climatica. Inoltre, è stata evidenziata la mancanza di un nuovo obiettivo di taglio emissioni per il 2030 messo nero su bianco, per il quale si rimanda avalutazioni successive.

La proposta della Commissione per una legge sul clima è una vera delusione. Manca di contenuto“, ha dichiarato il ministro dell’energia del Lussemburgo Claude Turmes, tra i sei firmatari della lettera.
Il prezzo del carbonio non è una bacchetta magica“, ha aggiunto Turmes insistendo sulla necessità di riconoscere che “quasi tutti” i tagli alle emissioni di gas serra per il 2050 verranno dalle energie rinnovabili e, in generale, da altre misure di efficienza energetica. “Il minimo che la Commissione può fare è modellare uno scenario  che includa il 100% di energia rinnovabile per l’Europa nel 2050 in modo da poter confrontare le diverse opzioni disponibili in modo trasparente”. 


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