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Tutela ambientale, gli USA mettono nuove regole sulle grandi opere (pipeline incluse)

La valutazione d’impatto ambientale di nuove infrastrutture come autostrade e oleodotti dovranno tener conto di tutti gli impatti diretti, indiretti e cumulativi dell’opera, incluso su climate change e inquinamento ai danni delle comunità locali

Dakota Access
Credits: David Mark da Pixabay

Ripristinati dei regolamenti chiave per la tutela ambientale

(Rinnovabili.it) – Torna l’obbligo di presentare una valutazione di impatto ambientale approfondita per le grandi opere infrastrutturali negli Stati Uniti. La Casa Bianca ieri ha ripristinato appieno i regolamenti chiave del National Environmental Policy Act (NEPA), la legge sulla tutela ambientale che era stata resa inservibile da Trump nel 2020.

Di che progetti stiamo parlando? La normativa riguarda opere come la rete autostradale, ma anche infrastrutture legate alle energie fossili come gasdotti e oleodotti. Da oggi, ogni nuovo progetto dovrà presentare una valutazione che tenga conto di tutti i possibili tipi di impatto: diretti, indiretti e cumulativi. Inclusi i possibili impatti sul cambiamento climatico e l’eventuale inquinamento aggiuntivo ai danni delle comunità locali.

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“Ripristinare queste salvaguardie di base per le comunità fornirà certezza normativa, ridurrà i conflitti e aiuterà a garantire che i progetti vengano costruiti bene la prima volta”, ha commentato Brenda Mallory, la presidente del Council on Environmental Quality che supervisiona questa normativa e la sua applicazione. “Rattoppare questi buchi nel processo di valutazione ambientale aiuterà i progetti ad essere costruiti più velocemente, ad essere più resistenti e a fornire maggiori benefici alle persone che vivono nelle vicinanze”.

Non solo. Con le modifiche ai regolamenti NEPA per la tutela ambientale, d’ora in avanti le agenzie federali competenti potranno studiare insieme alle comunità locali delle soluzioni alternative che minimizzano l’impatto su ambiente e salute. “Questo cambiamento proposto darebbe alle agenzie la flessibilità di determinare lo “scopo e la necessità” di un progetto proposto basandosi su una varietà di fattori, e di lavorare con i proponenti del progetto e le comunità per mitigare o evitare danni ambientali analizzando alternative di buon senso”, si legge in una nota del Council on Environmental Quality. E nei prossimi mesi dovrebbe essere annunciato un secondo set di modifiche, stavolta inedite, che rafforzeranno ulteriormente la tutela ambientale.

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