Stop alle trivelle nei mari di Beaufort e Chukchi
(Rinnovabili.it) – La campagna di Trump per regalare l’Artico alle trivelle inizia a perdere i pezzi. L’amministrazione Biden ha stralciato il 7 maggio uno dei provvedimenti più controversi dell’ex presidente, con cui rendeva molto più facile alle compagnie petrolifere ottenere i permessi per le perforazioni offshore nelle porzioni americane del mare di Chukchi e del mare di Beaufort.
“I regolamenti di perforazione esplorativa artica rilasciati nel 2016 sono fondamentali per garantire un’adeguata sicurezza e protezione ambientale per questo ecosistema sensibile e le attività di sussistenza dei nativi dell’Alaska”, ha spiegato in una nota il Dipartimento degli Interni.
Leggi anche Trivellazioni offshore nell’Artico: Corte USA revoca i permessi voluti da Trump
La segretaria agli Interni Deb Haaland fa riferimento ai regolamenti voluti da Obama durante gli ultimi mesi della sua presidenza, con cui aveva di fatto protetto la quasi totalità (il 98%) dell’Artico americano dalle trivelle. Trump aveva poi cercato di ribaltare la situazione. I provvedimenti dell’ex presidente repubblicano avevano cambiato la documentazione richiesta alle compagnie per poter ottenere le concessioni, cancellando la necessità di dimostrare carte alla mano di essere in grado di contenere eventuali danni ambientali da fuoriuscite di petrolio.
In parte, questo strumento di Trump era già stato scalfito da un tribunale. Nell’aprile del 2019, infatti, la giudice Sharon Gleason aveva stralciato una parte dell’Outer Continental Shelf Lands Act del 2017. Trump ovviamente aveva fatto ricorso, e la vicenda si è chiusa definitivamente solo il 15 aprile scorso, quando la corte federale del 9° circuito ha confermato la decisione di Gleason.
Leggi anche Fallisce il piano di Trump per riportare le trivelle in Alaska
Anche se l’aministrazione Biden si sta muovendo rapidamente per smantellare molte delle decisioni di Trump con il maggior impatto ambientale, restano ancora alcuni provvedimenti particolarmente problematici. Uno di questi riguarda la possibilità di trivellare all’interno dell’Arctic Wildlife National Refuge, parco nazionale dell’Alaska su cui si è svolto un lungo braccio di ferro. Al momento le concessioni esplorative possono essere assegnate. Una prima asta si è tenuta a gennaio, ma è andata sostanzialmente deserta. Compagnie e investitori restano alla finestra in attesa di capire come si muoverà Biden.