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Tripla certificazione per uno degli edifici più green al mondo

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(Rinnovabili.it) – Tra i progetti ammessi alla fase finale degli ambiti World Architecture Awards per la sezione Edilizia Sostenibile, un posto speciale lo occupa il “Center for Sustainable Landscapes (CSL)” di Pittsburgh.

 

Inaugurata nel 2012 la struttura si occupa in prima linea di promuovere e far progredire il benessere e la sostenibilità dell’uomo e dell’ambiente, racchiudendo questi nobili obiettivi in un altrettanto nobile progetto architettonico pluricertificato ed addirittura Net Zero Energy.

Non molti progetti possono infatti vantare una tripla certificazione LEED Platinum, Living Building Challenge (tra le più difficili da ottenere) e SITES Certification for landscapes, raggiungendo livelli di efficienza notevoli frutto del lavoro congiunto di un team di architetti, ingegneri, scienziati, ricercatori e botanici.

Destinato a creare un nuovo modello di sostenibilità, il Center for Sustainable Landscapes è stato commissionato dalla Phipps Conservatory da sempre impegnata nella salvaguardia dell’ambiente, con lo scopo di promuovere le tecniche costruttive green partendo prima di tutto dai propri edifici.

 

 

Net Zero Energy

 

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Il team di progettazione che si è occupato della costruzione del Center for Sustainable Landscapes (CSL), guidato dagli architetti della Design Alliance Architects, ha investito moltissimo sulle prestazioni dell’involucro edilizio, arrivando a realizzare una struttura che consuma l’80% in meno dell’energia necessaria per un edificio tradizionale delle medesime dimensioni e riducendo ulteriormente la dipendenza energetica dalle fonti esterne del 30-40%.

Il traguardo Net Zero Energy è stato raggiunto solo grazie alla perfetta integrazione tra soluzioni di bioarchitettura e strategie ingegneristiche avanzate, risparmiando energia e producendo quella necessaria solo con fonti rinnovabili.

 

SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO – Grazie all’impianto fotovoltaico in copertura ed al solare termico il 100% dell’energia necessaria al funzionamento del CSL proviene da fonti rinnovabili rendendo praticamente indipendente la struttura.

 

12 POZZI GEOTERMICI – Anche l’energia della terra è sfruttata nel Center for Sustainable Landscapes che si serve di ben 12 pozzi geotermici per soddisfare il 70% delle annuali richieste di raffrescamento e riscaldamento dell’intero edificio.

 

TURBINA EOLICA – Il fabbisogno di energia elettrica è poi integrato dall’impianto eolico ad asse verticale collocato sulla copertura che con un minimo impatto massimizza la produzione.

 

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ILLUMINAZIONE E VENTILAZIONE NATURALE – La corretta progettazione dell’edificio e la scelta di orientare gli spazi principali verso sud, permettono al CSL di beneficiare della massima illuminazione naturale possibile, proteggendosi però dai raggi solari diretti grazie ad una serie di particolari schermature che bloccano il sole quando più alto durante il periodo estivo, lasciandolo libero di penetrare nell’edificio durante l’inverno. Un gioco di aperture collocate lungo la facciata ed in copertura permette la ventilazione naturale riducendo i costi per la climatizzazione.

 

INVOLUCRO INTELLIGENTE –  Così come le soluzioni attive per la produzione energetica, il Center for Sustainable Landscapes è protetto da un involucro esterno ad altissime prestazioni, dotato di vetri basso emissivi, adeguatamente isolato ed ulteriormente avvantaggiato dalla copertura verde.

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SENSORI DI CONTROLLI – Le massime prestazioni si ottengono solo grazie ad un adeguato sistema di controllo che, in questo caso, si serve di migliaia di sensori per rilevare la temperatura, la ventilazione, l’illuminazione, l’umidità e molto altro, per garantire le prestazioni adeguate alle reali esigenze.

 

ARCHITETTURA A CHILOMETRO ZERO – Progettato e costruito grazie alla manodopera locale, il Center for Sustainable Landscapes può sicuramente vantare un cuore ecologico. Tutti i materiali impiegati per la costruzione sono infatti privi di sostanze nocive, come la formaldeide o il mercurio, scegliendo prodotti di provenienza locale o addirittura materiali riciclati da vicine demolizioni, come l’acciaio della struttura o il legno impiegato per i rivestimenti esterni.

 

Un giardino di qualità

 

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Il cuore del Center for Sustainable Landscapes è il grande giardino botanico che accoglie la struttura e che può vantare una vastissima varietà di piante autoctone nonchè una serie di giardini destinati alla preservazione di moltissime  specie vegetali.

Anche il tetto accoglie il verde con una serie di giardini pensili ed una permacultura dimostrativa.

Cinque rain gardens completano il quadro assicurando alla struttura la possibilità di recuperare buona parte dell’acqua piovana, scongiurando allagamenti.

 

 

 Net Zero Water

 

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Un approfondimento particolare va riservato al sistema di recupero delle acque piovane, la cui innovazione si estende a molte parti dell’edificio, aprendo un nuovo importante capitolo.

Due grandi vasche da 6.400 litri servono ad immagazzinare l’acqua piovana raccolta grazie al tetto giardino ed ai terrazzamenti che viene riutilizzata per i servizi igienici e l’irrigazione delle piante, quando le grandi vasche sotterranee sono piene, l’acqua in eccesso confluisce in una “laguna artificiale” caratterizzata da sette vasche che trattengono l’acqua seguendo un preciso percorso fino a renderla riutilizzabile per scopi successivi.

Anche la Fitodepurazione riveste un ruolo importante nel processo tecnico che rende la struttura un esempio di efficienza.

L’azione depurante delle piante viene utilizzata nel recupero delle acque sanitarie agendo quale primo filtro di trattamento e una volta passata anche attraverso le fasi di depurazione successive, l’acqua è disinfettata a tal punto da poter essere utilizzata per i servizi sanitari al pari delle acque grigie.

 

L’azione combinata del recupero delle acque piovane, del filtraggio e depurazione delle acque di scarico e dell’ulteriore trattamento delle acque grigie, riduce notevolmente l’impatto idrico della struttura sull’ambiente, arrivando ad un risparmio stimato di oltre 25 litri l’anno. Inoltre l’utilizzo di materiali permeabili anche per i percorsi di collegamento esterno piuttosto che per il parcheggio delle auto, evita qualsiasi tipo di spreco, riducendo notevolmente il volume d’acqua piovana che annualmente appesantisce il sistema fognario comunale.

 

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