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L’UE pompa 3,9 mld nella transizione verde dell’Europa contro USA e Cina

Approvati due pacchetti di aiuti di stato proposti da Francia e Germania. Finanzieranno la gigafactory di Northvolt, che produrrà 60 GWh di batterie pari a circa 1 mln di auto elettriche l’anno. E uno schema francese di crediti d’imposta per aziende attive in moduli pv, turbine eoliche, pompe di calore e relative materie prime critiche

Transizione verde Europa: 3,9 mld per batterie, pv, eolico
Foto di Markus Spiske su Unsplash

¼ degli aiuti di stato approvati finiranno alla gigafactory di Northvolt in Germania

(Rinnovabili.it) – Quattro miliardi di euro per blindare la transizione verde dell’Europa dalla competizione con Stati Uniti e Cina. Al centro, batterie per auto elettriche, moduli fotovoltaici, turbine eoliche, pompe di calore, e i materiali critici necessari per costruirle. È la mossa decisa ieri dalla Commissione con il via libera a due pacchetti di aiuti di stato destinati a Germania e Francia.

“La produzione di componentistica net-zero in Europa è di interesse strategico per l’economia e la società europea. Ha un’immensa importanza per raggiungere i nostri obiettivi in mobilità pulita, sostenibilità e competitività”, ha sottolineato la vice-presidente dell’esecutivo UE con delega alla competizione Margrethe Vestager.

Un’iniezione da 3,9 mld nella transizione verde dell’Europa

Un quarto degli aiuti di stato – in tutto 3,9 miliardi di euro – approvati dalla Commissione arriveranno a Northvolt dalle casse della Germania. L’azienda svedese potrà così investire nella creazione di una gigafactory a Heide. I 902 milioni di euro, di cui 700 a fondo perduto, metteranno il turbo alla produzione per batterie per veicoli elettrici avanzati e ad alta efficienza L’impianto di Northvolt dovrebbe avere una capacità annuale di 60 GWh, sufficienti per 800mila-1 milione di auto elettriche all’anno, a seconda delle dimensioni della batteria. L’avvio della produzione è previsto per il 2026 e la piena capacità produttiva nel 2029.

“L’aiuto consentirà agli investimenti di Northvolt in un gigafactory di produrre batterie per veicoli elettrici in Europa anziché negli Stati Uniti. È la prima misura individuale approvata in linea con l’eccezionale possibilità nell’ambito della crisi temporanea e del quadro di transizione. Permette di fornire un numero maggiore di aiuti se l’investimento è a rischio di essere deviato dall’Europa a causa della disponibilità di sussidi stranieri”, ha sottolineato Vestager.

I restanti 2,9 miliardi approvati dalla Commissione a supporto della transizione verde dell’Europa riguardano invece aiuti statali della Francia a una serie di industrie d’oltralpe. Lo schema ha la forma di crediti d’imposta a cui potranno accedere aziende attive nella produzione di batterie, pannelli solari, turbine eoliche e pompe di calore, inclusi i componenti chiave necessari per questi prodotti e le relative materie prime critiche.