Sussidi per la Transizione industriale verde, richieste dal 10 ottobre
(Rinnovabili.it) – Favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici. Con questo obiettivo è nato in Italia il Fondo per il sostegno alla transizione industriale, strumento atto a incentivare un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali. Trecento milioni di euro la dotazione iniziale e già messa a disposizione secondo quanto riporta oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Le risorse supporteranno i programmi di investimento “verde” delle aziende nazionali di qualsiasi dimensione. Come? Con contributi a fondo perduto assegnati tramite una procedura valutativa a graduatoria.
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Nel dettaglio lo strumento si rivolge a realtà regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese e che operano in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero (sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007). I contributi sono destinati esclusivamente a programmi di investimento che sostengano la transizione industriale verde. Questo significa che progetti possono riguardare l’efficientamento energetico o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento; l’installazione di impianti rinnovabili, di elettrolisi o CAR per l’autoproduzione energetica (spese accessorie ammesse nel limite del 40%); la riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.
Il MIMIT ricorda che i programmi dovranno prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro. E che la domanda per le agevolazioni dovrà essere inviata dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023 allo sportello online Invitalia.
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