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Così Trump ha fatto carte false per bloccare la transizione energetica degli USA

Lo scoop di InvestigateWest e Grist rivela un commissariamento inquietante del Dipartimento dell’energia americano da parte dell’amministrazione Trump, con la scienza tenuta in ostaggio per anni

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Foto di thiemen da Pixabay

Insabbiati più di 40 studi sulle rinnovabili che avrebbero accelerato la transizione energetica

(Rinnovabili.it) – Trump ha sistematicamente cancellato i rapporti scientifici che dimostrano la convenienza di investire nelle rinnovabili. Così ha rallentato la transizione energetica degli Stati Uniti e fatto un favore enorme alle fonti fossili. Lo scoop è di InvestigateWest e Grist, che sono venuti in possesso di documenti e mail interne al Dipartimento dell’energia (DoE) e hanno intervistato decine di dipendenti.

L’operazione ha un nome e un cognome: Daniel Simmons, un alto funzionario del DoE. Che è entrato al dipartimento a inizio 2019 con una stretta di mano a Rick Perry. Un altro trumpiano convinto la cui fedeltà per il tycoon è seconda soltanto a quella dimostrata verso l’industria fossile. Simmons arriva al DoE con la carica di vice segretario per l’efficienza energetica e le rinnovabili. E con un compito preciso: insabbiare tutto l’insabbiabile. Obiettivo su cui ha messo a lavorare anche il suo braccio destro, Alex Fitzsimmons.

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In poco più di due 2 anni, il DoE ha bloccato più di 40 studi scientifici e rapporti sulle rinnovabili. Il dipartimento li ha sostituiti con semplici presentazioni nei casi migliori. Oppure li ha resi difficilmente consultabili e fatti passare in sordina, su riviste scientifiche non accessibili al pubblico. O ancora, in modo più drastico, li ha abbandonati su qualche scrivania del DoE in attesa di permessi e via libera. Che non arrivano mai.

Il problema è che questi rapporti, insieme agli outlook periodici firmati dal DoE (anche questi falcidiati da Simmons), sono uno degli strumenti principali con cui le aziende prendono le decisioni su dove, quanto e come investire nelle rinnovabili. Senza investimenti non solo la transizione energetica americana viene rallentata, ma gli USA possono restare anche indietro con l’innovazione tecnologica rispetto ai concorrenti esteri.

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L’intervento di Simmons e Fitzsimmons viene descritto come “sistemico” da parte delle fonti interne al DoE. La politicizzazione di un tema sensibile come l’energia non è certo iniziata con l’era di Trump alla Casa Bianca. Ma il tycoon l’ha portata a livelli mai visti prima al DoE. Dal 2018, ha rivelato InvestigateWest, ogni studio deve ricevere il via libera di un vero e proprio “commissario politico” scelto dall’amministrazione. La scienza piegata alla convenienza elettorale nella sua massima espressione.