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Transizione ecologica locale, impariamo da Ærø, El Hierro e Tiros

Le tre isole si sono meritate il premio europeo RESponsible Island 2020 per le innovative soluzioni adottate a favore della loro decarbonizzazione energetica

Transizione ecologica locale
Foto di Frank P. da Pixabay

Modelli replicabili di transizione ecologica locale

(Rinnovabili.it) – La Commissione premia la transizione ecologica locale, l’impegno a decarbonizzare l’economia anche da parte dei territori più piccoli e tradizionalmente più isolati. E lo fa con il RESponsible Island Prize, riconoscimento comunitario creato per spronare le isole abitate dell’UE a divenire laboratorio di cambiamento. La seconda edizione del premio ha finalmente i suoi vincitori. Parliamo della danese Ærø, la spagnola El Hierro e la greca Tilos. A loro va il podio 2020 e una ricompensa in denaro di 850mila euro in totale.

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Perché proprio le isole? Perché questi territori devono spesso confrontarsi con alti costi energetici e una profonda dipendenza dalle fonti fossili. Eppure praticamente tutte e 2000 le isole abitate dell’Unione Europea hanno grandi potenzialità di aderire alla transizione ecologica. E con le giuste misure, disegnate sulle esigenze e le risorse locali, possono assicurarsi una certa autosufficienza, premiando occupazione e turismo sostenibile. Inoltre possono fungere da veri e propri laboratori a cielo aperto dove sperimentale tecnologie rinnovabili più innovative. In questo contesto, il RESponsible Island Prize cerca annualmente le migliori esperienze isolane. Realtà che abbiano integrato quote di rinnovabili nei propri consumi, sostenendo la sostenibilità ambientale e socio-economica, e coinvolgendo da vicino i cittadini e la comunità. Nessuna decisione calata dall’alto ma un sforzo congiunto e condiviso.

La comunità energetica di Ærø

Il primo premio da 500mila euro è stato assegnato a Ærø, una delle isole danesi del Mar Baltico, popolare destinazione per escursionisti e ciclisti. La transizione rinnovabile fa parte del DNA dei suoi abitanti dalla fine degli anni ’70. Oggi grazie all’eolico, l’isola produce oltre il 125 % della sua domanda elettrica. Il surplus sarà impiegato a breve per alimentare i futuri traghetti elettrici, mentre reti di teleriscaldamento alimentate ad energia solare e bioenergie forniscono attualmente tutto il calore necessario all’edilizia pubblica. Ma l’aspetto più interessante sta nel coinvolgimento della comunità. I finanziamenti per i parchi eolici provenivano da quote a prezzo fisso, vendute ai residenti che oggi si spartiscono i dividendi. Una parte delle entrate è invece indirizzata ad un fondo energetico locale, Ærø Fonden, che sostiene nuovi progetti energetici. Una serie di sforzi in crescendo che potrebbero rendere la realtà priva di fossili entro il 2030.

Secondo posto e 250 mila euro ad El Hierro che grazie all’avvio della sua centrale idroelettrica combinata ha raggiunto quasi il 60% di elettricità da fonti rinnovabili. Ma ha anche toccato un record di 25 giorni alimentati con 100% rinnovabili. Il plus? L’isola offre elettricità gratuita per ricaricare i veicoli a batteria. 

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Negli ultimi anni, la greca Tilos ha accelerato la sua transizione ecologica locale grazie all’impegno del comune e dei suoi cittadini. Il suo innovativo modello energetico con energia eolica e solare su scala comunitaria, accumulo a batteria e gestione avanzata dell’energia gli ha fatto meritare un terzo posto e un premio di 100.000 euro.

Le isole – ha commentato Mariya Gabriel, Commissaria europea per l’Innovazione – possono essere esempi stimolanti di come coinvolgere le comunità locali e i cittadini nella realizzazione degli ambiziosi obiettivi del Green Deal europeo. Questo, insieme alla trasformazione dei sistemi energetici locali con tecnologie innovative […] è ciò di cui si occupa il Premio RESponsible Island. Mi congratulo vivamente con i vincitori, che ispireranno altre isole e comunità energetiche”.