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Transizione ecologica: l’idrogeno come vettore energetico

Approvata a maggioranza una mozione, prima firmataria Silvia Noferi (M5S), e sottoscritta anche da Lucia De Robertis (Pd) con alcune modifiche. Gli interventi di Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), Francesco Gazzetti (Pd), Ilaria Bugetti (Pd), Marco Stella (Forza Italia) ed Elisa Montemagni (Lega)

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Foto di akitada31 da Pixabay

Noferi: “Guardare al futuro per governare bene il presente”

Firenze – Con ventinove voti favorevoli e otto astensioni , il Consiglio regionale ha approvato una mozione per promuovere la tecnologia dell’idrogeno come vettore energetico e la transizione ecologica. “Guardare al futuro per governare bene il presente”: è in questa prospettiva che Silvia Noferi (M5S) ha scritto il testo della mozione, sottoscritta anche da Lucia De Robertis (Pd) con alcune modifiche.

La consigliera Silvia Noferi ha sottolineato i risultati deludenti dei duecento paesi riuniti a Glasgow in occasione della Cop26 e i 2.200 miliardi di tonnellate di CO2 e altri gas serra immessi in atmosfera con effetti disastrosi sia per il riscaldamento del pianeta sia per le microparticelle letali prodotte dalla combustione di petrolio e carbone L’uso di fonti rinnovabili, a suo parere, è sempre stato legato allo stoccaggio e l’idrogeno potrebbe essere un ottimo vettore energetico, “che non ci costringerebbe, fra l’altro, a un cambiamento drastico delle nostre abitudini, perché potrebbe arrivare direttamente nelle nostre case, fabbriche e mezzi di trasporto”. La consigliera ha ricordato che l’idrogeno cosiddetto verde si può produrre “dall’acqua, anche di mare, utilizzando l’elettricità in elettrolizzatori”. In Toscana, inoltre, ha ricordato Noferi, “già ci sono strutture che producono e stoccano idrogeno come la raffineria di Livorno, la Solvay a Rosignano e il polo siderurgico a Piombino”. In questa prospettiva, secondo Noferi, sarebbe utile attivare collaborazioni con le università presenti in Toscana, così da potersi agganciare ai progetti allo studio per la transizione ecologica. Piccoli progetti sperimentali per lo sviluppo di collegamenti su ferro tra aree interne e costiere, uniti alla piantumazioni di alberi di specie autoctone, completano il quadro degli interventi sollecitati dalla mozione.

“La mozione pone una serie di temi rilevanti, quali l’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico e siamo d’accordo sulla collaborazione con le università per agganciare la transizione ecologica – ha affermato Alessandro Capecchi (FdI) – Naturalmente senza strappi. Dobbiamo muoverci in maniera risoluta, ma attenta e progressiva”. In questa prospettiva si è detto d’accordo sullo sviluppo di una produzione dell’idrogeno sganciato dall’utilizzo di energia elettrica. “Sarebbe opportuno dedicare un’intera seduta a questo tema – ha concluso – coinvolgendo anche le commissioni, con gli approfondimenti tecnici del caso”. Capecchi ha annunciato voto favorevole sulla mozione.

“Le modifiche introdotte tendono a mettere in evidenza quanto la Regione Toscana ha inserito nei propri strumenti di programmazione, in questo caso il Prs – ha osservato Lucia de Robertis (Pd) – Lo fa al capitolo due, con il ruolo chiave che sarà svolto dalla produzione e sviluppo della filiera dell’idrogeno, e lo fa al capitolo tre sia con la promozione della filiera verde, in linea con gli impegni nazionale, sia con l’utilizzo nei mezzi di trasporto. Il voto del Pd è dunque convintamente a favore dell’atto”.

Francesco Gazzetti (Pd) ha chiesto al governo di istituire e convocare il tavolo nazionale sulla raffineria Eni di Livorno per gli interventi di riconversione necessari.

Silvia Noferi (M5S), dichiarando il proprio voto favorevole, ha voluto tranquillizzare Capecchi sul fatto che la mozione non porterà a ‘strappi’ di alcun tipo.

Secondo Ilaria Bugetti (Pd), nelle commissioni “dovrà essere fatto un lavoro comune in un momento in cui il dibattito sul caro – bollette rende necessario un approfondimento organico su possibilità alternative”.

Marco Stella (FI) ha dichiarato voto di astensione. “Questa discussione -ha detto – in assenza del Piano di sviluppo regionale ha poco senso”.

Anche secondo Elisa Montemagni (Lega), che ha annunciato voto di astensione, la discussione su questi temi dovrebbe essere sviluppata in modo più ampio. “Farlo con una mozione – ha detto – è riduttivo”.