Rinnovabili

Timmermans: prezzi energia, solo 1/5 dell’aumento dovuto a CO2

timmermans

Il discorso di Frans Timmermans al parlamento europeo

(Rinnovabili.it) – Siamo nel mezzo di una rivoluzione industriale, la pandemia di COVID-19 imperversa, le relazioni geopolitiche sono in rapido mutamento e la crisi climatica diviene ogni giorno più urgente. In questo panorama complesso e in divenire i politici europei hanno un preciso dovere: “Evitare un paio di trappole”. A spiegare quali, è Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell’azione per il clima, parlando alla plenaria dell’Europarlamento. “La prima trappola  è sottovalutare la dimensione della sfida”, spiega Timmermans. “L’ho detto prima, e lo ripeterò: sarà dannatamente difficile, e nessuno dovrebbe illudersi che possa essere altrimenti”.

La seconda trappola da evitare èparlare sempre del costo della transizione (ecologica) senza citare il prezzo della non transizione“. E non solo in termini economici ma anche di vite umane. “Se non agiamo ora, i nostri figli faranno guerre per l’acqua e il cibo. E la crisi migratoria a cui abbiamo assistito sino ad oggi, sarà nulla se paragonata ai flussi innescati  da una crisi climatica completamente fuori controllo”. Il politico olandese ha parlato senza peli sulla lingua di “oscurantismo” ma anche della mancanza di ottimismo e della paura del regresso. 

“Voglio dirvi che ho più fiducia nella comprensione dei nostri cittadini rispetto ciò sarà necessario fare e il suo costo, di quella che ho di alcuni politici sentiti oggi. Credo che la nostra popolazione lo sosterrà anche se significherà un sacrificio, se possiamo dimostrare chiaramente che quel sacrificio porta a risultati e che l’onere è condiviso in modo equo e solidale. Questa sarà la grande sfida”.

Le parole del vicepresidente arrivano a poche ore dalle dichiarazioni del Ministro Cingolani sul caro bolletta che attende gli italiani. Le previsioni indicano che il costo dell’energia è destinato ad aumentare nei prossimi mesi sotto la spinta di una serie di leve critiche. Uno di questi è il boom del prezzo della CO2 nell’ETS europeo, uno degli strumenti principe della politica climatica comunitaria. “Se l’energia aumenta troppo di costo – aveva chiarito Cingolani –  le nostre imprese perdono in competitività e i cittadini, soprattutto quelli con un reddito medio-basso, faticano ulteriormente per pagare dei beni primari come l’elettricità in casa; queste cose vanno considerate perché sono egualmente importanti rispetto alla transizione ecologica”.

Ma Timmermans ci tiene a mettere le cose. “L’unica cosa che non possiamo permetterci è che la parte sociale si opponga a quella climatica. Vedo molto chiaramente questa minaccia ora che abbiamo una discussione sull’aumento dei prezzi nel settore energetico. Solo circa 1/5 dell’aumento può essere attribuito alla crescita dei prezzi della CO2. Il resto è semplicemente una conseguenza delle carenze nel mercato. L’ironia è che se avessimo attuato il Green Deal 5 anni prima, non saremmo in questa posizione, perché oggi dipenderemmo meno dai combustibili fossili e dal gas naturale […] Non dobbiamo farci paralizzare dall’aumento dei prezzi energetici e rallentare la transizione, ma anzi dobbiamo accelerare per far sì che l’energia da fonti rinnovabili sia disponibile per tutti“.

Exit mobile version