Il polo sostenibile londinese si ispira alla natura nella sua forma dinamica e si propone come modello innovativo per il futuro dell'architettura green
(Rinnovabili.it) – Situato nel cuore del “Green Enterprise District” di Londra, sul confine occidentale del Royal Victoria Dock, il Siemens Urban Sustainability Centre – noto anche come “The Crystal” – è il più importante polo sostenibile della capitale inglese, centro per il dibattito sulla vita urbana e sullo sviluppo sostenibile delle città. All’interno dell’edificio è ospitata la più grande mostra sul tema: il percorso espositivo esplora una serie di questioni compresa l’acqua, i trasporti, la progettazione delle città e la loro gestione, l’energia, l’ambiente, l’illuminazione. Le soluzioni finora impiegate nel campo dell’edilizia sostenibile, suggerite attraverso numerosi casi studio in tutto il mondo, e periodiche conferenze propongono idee innovative invitando i visitatori a immaginare un futuro più ecologico per le loro città.
L’edificio protagonista della riqualificazione è stato progettato da Wilkinson Eyre Architects in collaborazione con Pringle Brandon Perkins + Will (PBP+W) e lo studio di ingegneria Arup su una vecchia area industriale dismessa, aprendo al pubblico nel Settembre del 2012.
Richiamando nel nome e nella funzione il celebre Crystal Palace costruito per l’esposizione universale di Londra del 1851, l’edificio si ispira alla natura per la sua forma cristallina, e grazie ai materiali di rivestimento riflettenti suggerisce una composizione dinamica e mutevole sul panorama circostante. Concepito per essere visibile da diversi punti di vista (dal fronte strada, o dall’adiacente cabinovia di Londra), l’edificio non ha un fronte e un retro o un tetto tradizionalmente inteso, ma è stato disegnato come un insieme di sfaccettature geometriche basate su due parallelogrammi incastrati.
Oltre alla sala espositiva che ospita gli eventi pubblici, il centro comprende anche un auditorium, sale conferenze e spazi per uffici.
Il Crystal è un edificio 100% elettrico e grazie ad un moderno sistema di gestione energetica brevettato dalla Siemens (BMS) è stato il primo edificio al mondo a ottenere i più alti riconoscimenti in materia di edilizia sostenibile, raggiungendo le certificazioni BREEAM Outstanding e LEED Platinum.
Sfruttando sofisticati sistemi energetici attivi e passivi e grazie ai sensori dislocati all’interno e all’esterno del polo sostenibile, il consumo di energia è costantemente monitorato e nessun combustibile fossile viene utilizzato. L’emissione di CO2 degli uffici del Crystal è circa il 70% in meno rispetto a quella di edifici analoghi in tutto il Regno Unito.
Vediamo nel dettaglio quali sistemi energetici sono gestiti all’interno del polo sostenibile e come:
– Riscaldamento e raffrescamento: pompe di calore geotermiche, situate fino a 150 m di profondità nel sottosuolo, contribuiscono all’intero riscaldamento dell’edificio e a buona parte del suo raffreddamento collegandosi ad un sistema di pannelli radianti a pavimento e ad un sistema di condizionamento a travi fredde. Inoltre circa il 60 % del calore in uscita e dell’energia di raffreddamento sono recuperati.
– Illuminazione: le facciate auto-ombreggianti del Crystal, in parte trasparenti e in parte opache, sono composte da vetri ad alta efficienza (triplo strato con gas argon) che permettono il passaggio del 70% della luce solare ma solo il 30% dell’energia.
Quasi tutti gli spazi dell’edificio hanno accesso alla luce solare diretta e l’illuminazione artificiale è ridotta al minimo. Il sistema di illuminazione intelligente, con rilevatori di luce, aggiusta l’intensità luminosa ai livelli necessari evitando così sprechi di energia.
– Ventilazione: così come per l’illuminazione, anche la ventilazione è controllata e automatizzata dal BMS. Se la temperatura esterna è moderata viene impiegata la ventilazione naturale e le finestre si aprono automaticamente; al contrario se la temperatura esterna raggiunge livelli troppo alti o bassi le finestre si chiudono e viene azionato il sistema di ventilazione meccanico.
– Recupero dell’acqua: tutta l’acqua piovana è direttamente raccolta dal tetto e convogliata in un serbatoio sotterraneo dove viene in seguito trattata mediante filtrazione e disinfezione ultravioletta. Anche le acque nere, dopo aver ricevuto il più alto livello di trattamento purificante, vengono reimpiegate nell’irrigazione e nei servizi igienici. Circa l’80% dell’acqua calda dell’edificio è garantita da una combinazione di pannelli solari termici presenti sul tetto e le pompe di calore geotermico.
Sulla copertura del Crystal ci sono inoltre 1580 metri quadrati di pannelli fotovoltaici (i due terzi dell’intera superficie) che contribuiscono a circa il 20% del fabbisogno energetico dell’edificio: il rimanente 80% proviene da energia verde attraverso la rete.
I visitatori possono osservare i recenti dati sul consumo dell’energia e dell’acqua nel Crystal, dall’inaugurazione sino ad oggi, e i kWh di riscaldamento e raffreddamento generati dai pannelli solari e dalle pompe geotermiche in una serie di schermi all’interno dello spazio espositivo, per sensibilizzare i presenti ad adottare pratiche rispettose dell’ambiente nella loro vita.
A completare il quadro ecologico di questo polo sostenibile, bisogna aggiungere che tutti i materiali esterni, dalle pavimentazioni ai rivestimenti metallici, provengono da fonti riciclate.
Citando Sebastien Ricard, Director presso Wilkinson Eyre Architects, a proposito del progetto:
” The Crystal is a response to a very unique brief, which involves creating an iconic building to house an international centre of excellence for sustainability founded by Siemens. This project offers the fantastic opportunity to explore how new technologies can help create a highly sustainable building without relying solely on passive systems”
(ndr: Il Crystal è il risultato di una proposta davvero unica, che prevede la creazione di un edificio simbolo per ospitare un centro di eccellenza internazionale sulla sostenibilità fondato da Siemens. Questo progetto offre la fantastica opportunità di esplorare come le nuove tecnologie possono aiutare a creare un edificio altamente sostenibile senza affidarsi esclusivamente a sistemi passivi.)
di Sara Rietti