Prende forma il mercato del carbonio UE “gemello” dedicato a edifici e trasporti (ETS2). La Commissione Europea ha stabilito un parametro fondamentale per iniziare a prevedere l’impatto che potrebbe avere con l’introduzione nel 2027: il tetto alle quote dell’ETS2. Bruxelles lo ha fissato a 1.036.288.784 crediti di carbonio, pari a poco più di 1 miliardo di tonnellate di CO2 equivalente.
Perché è importante il tetto alle quote dell’ETS2?
Fissare il tetto alle quote dell’ETS2 è fondamentale per garantire che il nuovo meccanismo sia efficace nel raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra.
Il tetto stabilisce la quantità massima di emissioni di gas serra consentite per un determinato periodo. Il limite dovrebbe essere fissato in linea con gli obiettivi climatici UE. E ridursi progressivamente nel tempo, aggiungendo pressione sui settori per accelerare la decarbonizzazione.
Meno quote sono disponibili, più il loro prezzo si alza e più diventa conveniente investire in soluzioni per la decarbonizzazione piuttosto che continuare a pagare per inquinare.
Per questa ragione, un tetto troppo alto creerebbe un eccesso di permessi, abbassando il prezzo e riducendo l’incentivo a decarbonizzare. Al contrario, un tetto troppo basso potrebbe causare prezzi insostenibilmente alti.
Le critiche all’ETS2 per edifici e trasporti
L’ETS2 è stato introdotto a luglio 2021 con il pacchetto legislativo “Fit for 55”, la spina dorsale del Green Deal durante la scorsa legislatura europea.
In estrema sintesi, l’ETS2 prevede la creazione di un mercato del carbonio analogo a quello già esistente, ma dedicato a trasporti e edifici.
Oggi questi settori ricadono sotto l’ESR (Effort Sharing Regulation), il regolamento UE che stabilisce gli obiettivi di riduzione dei gas serra da conseguire per settore e per ciascun paese membro. E che non è soggetto a meccanismi analoghi a quelli dell’ETS: resta ampia discrezionalità, per ciascun paese UE, nello scegliere come raggiungere i target.
Rendere soggetti a meccanismi di mercato anche i settori dei trasporti e degli edifici significa, con buona probabilità, attraversare una fase in cui i prezzi di carburanti e combustibili per i riscaldamenti saliranno. Per questo, il Fit for 55 aveva anche previsto un “Social Fund” parallelo per compensare l’impatto sulle fasce più vulnerabili della popolazione.
Calibrare il tetto alle quote dell’ETS2, soprattutto nella fase di lancio, è importante per evitare impatti negativi molto pronunciati e aumentare l’accettabilità sociale di questo provvedimento. Il meccanismo però dipende da molti fattori e non è semplice stimare l’impatto effettivo.
Secondo gli studi più accreditati, un prezzo delle quote intorno ai 45 euro la tonnellata di CO2 dovrebbe tradursi in un aumento dei combustibili di 10 centesimi di euro al litro.