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Fuga in avanti della Grecia, pronto un tetto al prezzo dell’energia “indiretto”

Tetto al prezzo dell’energia: la Grecia non aspetta l’UE
crediti: European People’s Party via Flickr (CC BY 2.0)

Il premier Mitsotakis ha presentato ieri il nuovo pacchetto di misure

(Rinnovabili.it) – L’inflazione non è mai stata così alta da 30 anni a questa parte, a marzo ha sfiorato il 9%. Mentre gli affitti e le bollette di luce e gas sono cresciuti almeno del 30%. Sono queste le urgenze che hanno spinto la Grecia a introdurre una sorta di tetto al prezzo dell’energia con validità nazionale. “La Grecia non aspetterà la soluzione dell’Europa, che sta prendendo troppo tempo. Le difficoltà delle famiglie e delle imprese non possono più aspettare”, ha dichiarato ieri il premier greco Kyriakos Mitsotakis in un discorso in televisione.

Come funzionerà il tetto al prezzo dell’energia greco? In realtà il nome appare fuorviante, anche se i dettagli rivelati da Mitsotakis finora sono pochissimi. Sarà effettivo a partire da luglio e consisterà in un meccanismo che disaccoppia l’andamento dei prezzi del gas da quelli dell’elettricità. Nelle parole del premier, si tratta di un tetto “indiretto”.

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Spagna e Portogallo con l’ok della Commissione hanno appena messo un price cap a 50 euro il MWh, ma sono in situazioni uniche in UE per le scarse interconnessioni con il resto del continente. Nessun altro paese UE ha fatto mosse simili, mentre si discute di introdurre un price cap a livello europeo (dove la Grecia, insieme all’Italia, è uno dei massimi sponsor). La Grecia sceglie di modulare i sostegni statali in modo da compensare i costi che superano una certa soglia.

Per finanziare il “tetto” al prezzo dell’energia anche Atene ricorre a una tassa sugli extra profitti. Mitsotakis ha annunciato che le compagnie energetiche saranno tassate al 90% sui proventi che derivano esclusivamente dall’aumento dei prezzi dell’energia. Tra le misure annunciate, il rimborso del 60% degli extra costi nelle bollette elettriche da dicembre 2021 al mese in corso, per tutte le prime case di chi ha redditi inferiori a 45mila euro l’anno (al massimo 600 euro a famiglia). A maggio e giugno la misura sarà estesa anche alle seconde case con una quota del 50%.

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“Il nuovo pacchetto di interventi assorbirà il 70-80% degli aumenti dei prezzi dell’elettricità per kWh per le nostre famiglie, imprese e agricoltori”, ha detto il premier. “Spero che saremo anche in grado di ricevere finanziamenti europei al fine di ridurre il peso sul bilancio dello stato. Tuttavia, non aspetterò che il lento transatlantico europeo cambi rotta”.

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