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Le proposte di Bruxelles per un tetto al prezzo del gas

Tetto al prezzo del gas: quali sono le opzioni sul tavolo?
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Con il price cap sul gas, l’UE vorrebbe contenere i prezzi dell’energia quest’inverno

(Rinnovabili.it) – La via per imporre un tetto al prezzo del gas è stretta, piena di intoppi e non è sicuro che porti alla destinazione desiderata. Lo spiega la Commissione UE nell’atteso documento dove delinea le opzioni percorribili per fissare un price cap e abbassare i prezzi del gas nel continente.

Documento che l’esecutivo europeo ha preparato su richiesta esplicita di 15 paesi membri – tra cui l’Italia e la Francia, mentre la Germania resta contraria. E che sembra più un “compitino” preparato obtorto collo che un documento che aiuti la discussione prevista domani al Consiglio Energia straordinario, dove i Ventisette dovranno decidere le contromisure da adottare per contenere i prezzi dell’energia quest’inverno.

Le opzioni per un tetto al prezzo del gas

La prima opzione analizzata è un tetto al prezzo del gas all’ingrosso da applicare sulle transazioni. Coprirebbe sia il gas importato via gasdotto sia il Gnl via navi metaniere e rigassificatori. Ma ha un rischio: far impazzire i flussi di gas infraeuropei. La limitazione artificiale, sostiene la Commissione, disturberebbe i segnali di prezzo così tanto da impedire ai mercati di allocare le risorse dove la domanda è alta o le forniture scarse. Se si vuole percorrere questa via, aggiunge Bruxelles, bisogna prevedere un correttivo: un meccanismo che supporti la redistribuzione di gas tra i Ventisette.

La lista dei possibili inconvenienti prosegue. Se si applica il tetto anche al Gnl, bisogna mettere in conto che può diventare complicato attrarre forniture sufficienti su mercati competitivi in cui altri clienti potrebbero essere disposti a pagare un prezzo più alto di quello fissato dal tetto. Di conseguenza, la Commissione sottolinea che un tetto al prezzo del gas esteso al Gnl pone un più ampio “rischio di innescare interruzioni delle forniture” rispetto a un price cap limitato ai gasdotti.

Le altre opzioni sono quindi più limitate nel raggio di applicazione. Una di queste è il price cap al solo gas russo via pipeline, un’altra un tetto al prezzo del gas usato per la generazione di elettricità che dovrebbe abbattere i costi del MWh elettrico. Ci sono poi altre strade percorribili, al di là del tetto al prezzo del gas o da affiancare ad esso. Come la rinegoziazione dei prezzi con i fornitori ritenuti affidabili o gli acquisti in comune di gas.

“La lotta ai prezzi elevati del gas può essere realizzata solo nell’ambito di un intervento integrato e coordinato che comprenda anche la riduzione della domanda di gas e la solidarietà dell’offerta. Il pieno effetto di tali misure può essere raggiunto solo attraverso la loro combinazione. Più forte è l’intervento sui prezzi del gas, maggiore è la necessità di riduzione della domanda e di solidarietà dell’offerta, conclude la Commissione.

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