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Terna su ottobre 2022: consumi in calo, fotovoltaico in crescita

Ma per eolico e idroelettrico il confronto con ottobre 2021 è ancora impietoso. Aumenta da un mese all'altro l'energia importata dall'estero

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Terna aggiorna i dati mensili sul sistema elettrico nazionale per ottobre 2022

(Rinnovabili.it) – Calano ancora i consumi elettrici italiani. Lo scorso mese la domanda di energia è scesa a 24,6 miliardi di kWh dai 25,9 miliardi di settembre. Un calo che appare ancora più grande se confrontato con ottobre 2021, in cui il valore appariva del 6,6% più alto. La flessione è essenzialmente legata ai consumi industriali: la domanda delle imprese energivore è scesa, infatti, del 6,1% rispetto al dato 2021. Ma anche le temperature, più calde della norma, hanno apportato il loro contributo al fabbisogno italiano.

I numeri appartengono all’analisi del sistema elettrico nazionale per ottobre 2022 di Terna. L’operatore aggiorna mensilmente ile informazioni pubbliche su produzione, import e consumo e rivela come per il mese passato la domanda elettrica italiana sia stata soddisfatta per l’85,7% con la produzione nazionale e per la quota restante (14,3%) con le importazioni. Il saldo dell’energia scambiata con l’estero è cresciuto da un mese all’altro nonostante i minori consumi. Il motivo principale della diminuita produzione nazionale è da ricercare nelle severe condizioni nazionali di siccità del 2022 che non hanno ancora permesso all’idroelettrico di riprendersi. Ma a mostrare performance più contenute sono anche eolico e geotermico.

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Nel dettaglio il report su ottobre 2022 di Terna riporta una produzione elettrica da fonti rinnovabili di 6,9 miliardi di kWh, in grado di coprire il 28% della domanda nazionale. Rispetto a ottobre 2021 è solo il fotovoltaico a crescere con un buon 17,6% merito anche delle nuove installazioni aggiunte alla rete nel corso dell’anno. L’eolico segna invece un meno 35,9%, l’ideo un meno 36,8% e la geotermia -3,2%.

“La produzione delle fonti rinnovabili – spiega la società in una nota stampa – è stata così suddivisa nel mese di ottobre: 30,4% fotovoltaico, 26% idrico, 15,4% eolico, 21,6% biomasse e 6,6% geotermico. Pur a fronte di una significativa riduzione del fabbisogno, il calo complessivo della produzione delle fonti rinnovabili e dell’import ha comportato una variazione positiva della generazione termica. In questo ambito, è proseguito il programma di massimizzazione della produzione a carbone messo in atto dal Governo per il contenimento dei consumi di gas: nel mese di ottobre la produzione a carbone è cresciuta, infatti, del 56,6% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il saldo import-export ha visto una variazione complessiva pari a -16,5%, dovuta a una diminuzione dell’import (-10,1%) e una crescita dell’export (+107,9%)”.

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