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Terna: anche a febbraio 2021 consumi elettrici in crescita

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Foto di Bruno /Germany da Pixabay

Pubblicato il nuovo Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico

(Rinnovabili.it) – La ripresa dei consumi elettrici non si ferma neppure a febbraio 2021. E ritorna così in linea con i numeri di febbraio 2020, in una situazione complessivamente pre-lockdown. Lo rende noto Terna nel suo consueto Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico. Il documento sottolinea come nel mese scorso si sia registrata una domanda di 24,8 miliardi di kWh. Cifra inferiore del 3,4 percento rispetto a quello del pretende anno ma la differenza è dovuta in gran parte al giorno in più del febbraio 2020. “Il dato, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, si riduce a -0,2%”, spiega Terna.

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Entrando nel dettaglio territoriale, la variazione tendenziale di febbraio 2021 (dati grezzi) è risultata ovunque negativa: meno 4,2% al Nord, meno 2,8% al Centro e meno 1,9% al Sud.

Complessivamente a febbraio la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,3% (20,7 miliardi di kWh) con produzione nazionale e per la quota restante con gli scambi esteri. In questo contesto anche le fonti rinnovabili, vere e proprie protagoniste dei mesi passati, si sono ridimensionate. Le green energy nazionali hanno coperto il 33% della domanda, in linea con il dato mensile del 2020. In forte crescita la produzione idrica (più 32%), in flessione le altre fonti (eolico meno 27,6%; fotovoltaico meno 15,8%; geotermica meno 7,2%; termica meno 7,1%).

Allargando lo sguardo al primo bimestre del 2021, i consumi elettrici risultano in calo del 2,2% rispetto al corrispondente periodo del 2020. Tuttavia, “il dato rettificato, fortemente influenzato dal 2020 bisestile, porta a una variazione nulla”.

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Dopo quattro mesi consecutivi di crescita l’indice IMCEI – che prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa 530 clienti cosiddetti energivori – mostra una leggera flessione tendenziale a parità di calendario, sebbene sia ormai tornato ai valori ante crisi. Il rapporto cita un meno 1,7% rispetto a febbraio 2020. “Prosegue la crescita del settore della siderurgia (+3,5%), positivo anche il comparto dei metalli non ferrosi (+9,4%). Il dato complessivo risente dei valori negativi soprattutto della chimica (-14%) e meccanica (-4,6%)”.

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