USA e UE lanciano una Transatlantic Green Technology Alliance: cooperazione rafforzata sul fronte delle tecnologie per accelerare la transizione ecologica. Più dialogo anche in vista della Cop26 e sul commercio (leggi: carbon border tax)
Clima e tecnologia verde al centro dell’incontro Biden-von der Leyen-Michel
(Rinnovabili.it) – Alleanza sullo sviluppo di tecnologia verde, più cooperazione per rispettare l’accordo di Parigi, ma nessun passo concreto per dire addio per sempre al carbone e alle altre fonti fossili. Sono i tre capisaldi del dialogo tra Bruxelles e Washington, in fase di rilancio in questi giorni con la visita di Joe Biden in Europa.
Oggi il presidente americano incontra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. E il clima resta al centro dell’agenda, come lo è stato al vertice G7 in Cornovaglia dell’11-13 giugno, in cui UE e USA hanno già preso le misure sulle rispettive politiche climatiche. L’incontro di oggi serve per sottolineare quali saranno le priorità comuni.
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Al centro del summit c’è la tecnologia verde: è questo il nuovo perno delle relazioni transatlantiche in fatto di clima ed energia. Secondo quanto riporta una bozza delle conclusioni dell’incontro, vista dall’agenzia Reuters, von der Leyen e Biden lanceranno una Transatlantic Green Technology Alliance. “Intendiamo lavorare verso un’alleanza transatlantica per le tecnologie verdi che promuova la cooperazione” per metterle a punto e portarle sui mercati, si legge nel documento.
Sempre la tecnologia verde sarà protagonista di un altro organismo che vedrà la luce nelle prossime settimane, un “Consiglio per il commercio e la tecnologia“. Formato di dialogo di alto livello con il compito di supervisionare la cooperazione sul commercio e tenere dei focus specifici su intelligenza artificiale, clima e tecnologia verde, e altre tecnologie digitali.
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Una relazione speciale è in cantiere anche sul rispetto dell’accordo di Parigi sul clima. Per garantirne l’attuazione è pronto “un gruppo di azione per il clima ad alto livello UE-USA”, che potrebbe diventare il motore della cooperazione tra le due sponde dell’Atlantico sulla politica climatica. Un abbraccio più stretto, quello euro-americano su clima e tecnologia verde, che lancia un messaggio alla Cina.
Ma ancora una volta Bruxelles e Washington non mettono su piatto nessun impegno concreto a breve termine. Sulla finanza climatica il comunicato finale è un copia e incolla di quello del G7 e non contiene nessuna promessa precisa sui fondi che saranno mobilitati. Idem sul carbone: anche qui, nessuna data sul phase out, nemmeno come orizzonte di massima.