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La tavola periodica compie 150 anni. Federchimica: “Ha cambiato il mondo”

Paolo Lamberti, presidente Federchimica: “Celebrare la scoperta di Mendeleev deve far riflettere sul ruolo fondamentale che la chimica ha avuto nel progresso tecnologico e nell’innalzamento della qualità della nostra vita”

tavola periodica

 

di Fabrizia Sernia

Oggi si celebra l’Anno Internazionale della Tavola Periodica di Mendeleev, che intuì scoperte e innovazioni

(Rinnovabili.it) – Centocinquant’anni e non sentirli. La Tavola  periodica – o degli elementi -, concepita da Dmitrij  Ivanoviè  Mendeleev esattamente 150 anni fa, non ha mai cessato di essere innovativa. Compie il suo secolo e mezzo di vita e oggi, 6 marzo, si celebra l’Anno Internazionale.

Il mondo della chimica saluta l’Anno Internazionale della Tavola Periodica con grande partecipazione, ammirazione e rispetto per il genio che seppe comprendere l’importanza pervasiva e incessante della chimica per l’umanità, immaginandone i potenziali progressi. Paolo Lamberti, Presidente della Federchimica – la Federazione nazionale dell’industria chimica – ha utilizzato una suggestione: “La Tavola degli elementi – ha dichiarato – rappresenta non soltanto la mappa per tutti i chimici del mondo, ma è un simbolo della potenza innovativa della chimica: uno schema aperto, da arricchire con nuovi elementi ancora sconosciuti”. La genialità di Mendeleev, aggiunge il numero uno di Federchimica, “risiede anche nell’aver ideato la Tavola lasciando spazi vuoti, da riempire con nuove scoperte, con la consapevolezza che la ricerca chimica, motore fondamentale di innovazione, aveva ancora molto da svelare”. “Celebrare la scoperta di Mendeleev  – ha proseguito Lamberti – deve far riflettere sul ruolo fondamentale che la chimica ha avuto nel progresso tecnologico e nell’innalzamento della qualità della nostra vita”.

Per rendersi conto di quanto siano condivisibili le parole di Lamberti, basta andare a curiosare sui siti certificati degli “addetti ai lavori”. Sul Blog della SCI – la Società Chimica Italiana – in un illuminante contributo del professor Rinaldo Cervellati, dell’Università di Bologna,  si ricorda, non senza emozione,  che “il 29 gennaio scorso a Parigi, nella sede dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura), ha avuto luogo la cerimonia ufficiale inaugurale dell’International Year of Periodic Table (IYPT)”. Perché proprio oggi ricorre il compleanno? Perché, scopriamo,  Mendeleev per la prima volta, in un articolo,  “proponeva una classificazione degli elementi conosciuti in un sistema basato sulle loro proprietà fisiche e chimiche, da lui stesso chiamato sistema periodico”.

E se, come ha sottolineato  a Parigi il premio Nobel Ben Feringa, Mendeleev è stato un “vero genio della chimica”, una lettura dei progressi di questa disciplina, originati dalla Tavola periodica, con le lenti di oggi, consente di affermare che grazie alla ricerca e all’industria chimica sono state  fatte scoperte epocali, sono cambiati e si sono sviluppati  processi produttivi, sempre più attenti alla sostenibilità ambientale. La sfida, sottolinea il presidente della Federchimica, Lamberti, è qui: “Un paese moderno – ha dichiarato – non può fare a meno di un’industria chimica forte per affrontare in modo efficace le sfide globali nei prossimi anni, sia a livello di competitività, sia sul fronte sociale e ambientale (la crescita esponenziale della popolazione, i cambiamenti climatici, solo per citarne alcuni). L’Anno Internazionale della Tavola periodica può rappresentare un’occasione di riflessione su questi aspetti”

L’industria chimica italiana da anni testimonia la propria capacità di innovazione, nel rispetto crescente della sostenibilità ambientale. Soltanto per citare un esempio, le emissioni in atmosfera si sono drasticamente ridotte del 95% in trent’anni, in linea con gli obiettivi dell’Unione europea sui cambiamenti climatici al 2030.

Gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno consentito di conseguire il risultato. Nell’ultimo decennio gli addetti dedicati alla R&S hanno registrato un incremento del 70%, a testimonianza dell’impegno delle imprese verso un’innovazione sempre più basata sulla ricerca. Le ricadute positive dell’industria chimica tagliano trasversalmente molti settori produttivi. Grazie all’innovazione di prodotti più competitivi, i settori dell’indotto diventano essi stessi maggiormente competitivi, potendo offrire sul mercato beni a maggiore contenuto tecnologico e con migliori prestazioni ambientali. I dati parlano da soli: è stato calcolato che, complessivamente, i prodotti della chimica, in fase di utilizzo, fanno risparmiare in media oltre due volte le emissioni di  gas serra che la loro produzione ha richiesto: un rapporto che si stima possa salire a quattro volte entro il 2030.

Se, dunque, l’industria chimica può essere ritenuta un autentico driver per il proprio contributo alla crescita e all’evoluzione tecnologica, migliorando continuamente prodotti e processi, nel segno della sostenibilità, l’Anno Internazionale della Tavola  di Mendeleev  nel  celebrare il 150 esimo compleanno   può  servire sia, da una parte, a incrementare progressivamente la condivisione delle conoscenze nella comunità scientifica – come è stato auspicato durante la cerimonia inaugurale delle celebrazioni, a Parigi – sia a far accrescere sempre più, nei giovani come  nella collettività, la curiosità e la ricerca di notizie e scoperte della chimica. A questo proposito,  è imperdibile l’iniziativa  lodevole  e originale della Federchimica, sempre attenta ai giovani e alla disseminazione nelle scuole, che ha creato l’hastag  #bellelemento su Fatti, non fake!. In questa parte del sito, dedicato alla diffusione di vere notizie, ci si può accostare agli elementi della tavola periodica con spiegazioni molto accattivanti. Volete conoscere tutto sul fluoro? O districarvi nelle sigle dell’etichetta di un alimento al supermercato, per scoprire il contenuto di sodio o magnesio? Prego, la caccia alla notizia – vera – è servita!