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Sostituire il gas russo al 2028? La scelta delle rinnovabili è la più sicura

sostituire il gas russo
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E’ possibile sostituire il gas russo con sole rinnovabili?

(Rinnovabili.it) – Entro il 2028 l’Unione Europea può sostituire il gas russo con fonti di energia rinnovabile e pompe di calore. Un’opzione che non è solo fattibile ma anche vantaggiosa per il clima e la sicurezza energetica. Il perché lo spiega ‘The Race to Replace’, il nuovo studio dell’Oxford Sustainable Finance Group.

L’analisi ha valutato il costo della sostituzione completa delle forniture di Mosca (ai livelli pre-bellici) con fonti pulite di energia sia per l’alimentazione elettrica che quella termica, in alternativa all’approvvigionamento fossile da paesi terzi. Perché se è vero che dallo scoppio della guerra in Ucraina, le importazioni di gas naturale russo sono diminuite in modo significativo, lo è anche che la sostituzione è avvenuta per lo più con altre fonti inquinanti. In altre parole l’approvvigionamento energetico dell’Unione europea è ancora vulnerabile a shock geopolitici e di approvvigionamento. E continua ad alimentare il cambiamento climatico.

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 Oggi il rapporto dell’Oxford Sustainable Finance Group spiega perché un’altra via è possibile. “La transizione dal gas russo all’energia pulita non solo è realizzabile, ma offre molteplici vantaggi”, afferma il dott. Gireesh Shrimali, coautore del rapporto. “Rimpiazzare il gas naturale con l’energia eolica e solare elimina la necessità di doverlo pagare in futuro. Ed eliminando la dipendenza dall’importazione di un combustibile fossile con prezzi e offerta volatili, l’UE può alleviare i problemi di sicurezza energetica, affrontare la crisi del costo della vita, portare avanti i propri obiettivi per raggiungere zero emissioni nette e affrontare la crisi climatica”.

 Ma se da un lato appare fattibile, dall’altro sorge spontaneamente una domanda: quanto costerebbe questa “corsa al rimpiazzo”? Per gli analisti la spesa totale in conto capitale per sostituire il gas russo con energie rinnovabili e pompe di calore entro il 2028 sarebbe di 811 miliardi di euro. Il totale include la spesa già pianificata dal Green Deal europeo per la transizione energetica, ossia 299 miliardi di euro. Alla cifra andrebbe quindi aggiunto un investimento di altri 512 miliardi di euro. 

Tuttavia, sottolineano gli autori, una frazione significativa dell’investimento necessario potrà  essere ripagata dalla riduzione nella spesa per il gas. A seconda delle ipotesi sui prezzi del gas naturale, il rapporto rileva che i risparmi potrebbero variare dal 40% fino al 90%.

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