Un’iniezione di liquidità alle imprese dell’automotive. Ammontano a 500 milioni di euro, i soldi che dal MIMIT arrivano come un bel regalo di Natale per sollevare le sorti della crisi dell’auto e delle vendite in Europa, ma che in realtà sono il risultato del Decreto ministeriale 6 novembre 2024, Contratti di sviluppo. Transizione ecologica, tecnologie a zero emissioni e catene di approvvigionamento strategiche, che disciplina le modalità di accesso, attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo, ai fondi disponibili nell’ambito della Missione 1, Componente 2, Investimento 7 del PNRR. L’obiettivo è “favorire la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche, incentivando gli investimenti privati nei settori in transizione, a partire dall’automotive” sul sito del MIMIT.
500 milioni per le regioni del Sud
Il mezzo miliardo è destinato nella misura di almeno il 40% delle risorse ad un numero ristretto di regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, in cui secondo il decreto del ministero si trovano alcune importanti filiere produttive strategiche del sistema Italia, con particolare riferimento al settore dell’automotive. Settore, che proprio la scorsa settimana, è stato oggetto di un tavolo importante al Mimit, alla presenza dei vertici di Stellantis, che ha garantito 2 miliardi di euro di investimenti nel 2025.
Le filiere interessate includono:
- Automotive;
- Agroindustria;
- Design, moda e arredo;
- Sistema casa;
- Metallurgia e siderurgia;
- Meccanica strumentale, elettronica e ottica;
- Industria aerospaziale (treni, navi, aerei);
- Chimica;
- Farmaceutica.
Ecco quali sono i requisiti per l’accesso ai fondi stanziati dal Mimit come parte del PNRR:
- Impatto occupazionale del progetto;
- Innovatività del programma di sviluppo;
- Coinvolgimento di PMI nel progetto.
Contratti di sviluppo
Presentati da una o più imprese dovranno riguardare “programmi di sviluppo industriale o di tutela ambientale finalizzati a sostenere la competitività e la resilienza delle filiere strategiche” si legge nella nota del Mimit. La misura sarà gestita da Invitalia che, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.
Oltre alle nuove domande, al bando potranno accedere, anche le domande di Contratti di sviluppo già presentate il cui iter risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie.
Alle domande di agevolazione verrà assegnato un punteggio, per la formazione di una graduatoria che stabilirà l’ordine di avvio all’istruttoria, in base ai seguenti criteri:
– impatto occupazionale connesso al programma realizzato;
– innovatività del programma di sviluppo;
– coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.