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Solar Decathlon 2017: vince NeighborHub, spazio ecologico di comunità

Il team svizzero trionfa con la progettazione di una casa autosufficiente creata per essere una risorsa educativa nei quartieri suburbani

Solar Decathlon 2017

 

I Vincitori del Solar Decathlon 2017 di Denver

(Rinnovabili.it) – È la svizzera a trionfare al Solar Decathlon 2017. La celebre competizione, organizzata dal Dipartimento dell’energia statunitense, si è chiusa lo scorso fine settimana a Denver, in Colorado, celebrando il successo della sua ottava edizione. Ancora una volta, squadre di studenti provenienti da tutto il mondo, si sono sfidate nell’ideazione e realizzazione di abitazioni prototipali, alimentate esclusivamente a energia solare. La competizione si è svolta attraverso 10 differenti gare riguardanti, tra le altre cose, la gestione intelligente dell’energia, il grado di innovazione, il potenziale di mercato, l’efficienza energetica e il risparmio idrico. Ogni gara ha assegnato ai progetti un punteggio da uno cento, restituendo nel complesso la classifica delle migliori abitazioni solari ideate.

 

“Questa prestigiosa competizione impegna gli studenti nazionali e internazionali a sviluppare le competenze e le conoscenze per diventare la prossima generazione di esperti energetici”, ha commentato Linda Silverman, direttore di Solar Decathlon 2017. “I risultati di oggi sono il culmine di due anni di collaborazione tra gli studenti di diverse discipline accademiche – tra cui ingegneria, architettura, interior design, business, marketing e comunicazione – che altrimenti potrebbero non avere l’occasione di lavorare assieme fino a quando non si troveranno nel luogo di lavoro”.

 

NeighborHub, la casa autosufficiente con il fv in facciata

Al primo posto è andato dunque al team svizzero del Politecnico di Losanna (EPFL), vincitori indiscussi grazi al loro progetto NeighborHub. Non si tratta però di semplice abitazione familiare: NeighborHub è stato concepito come uno spazio ecologico multifunzionale per la comunità. L’obiettivo del progetto svizzero era quello di creare una sorta di “istigatore al cambiamento”, un edificio che potesse essere integrato in qualsiasi struttura urbana, fornendo un luogo di collaborazione e condivisione. “Lo scopo […]è quello di riunire i vicini e di immaginare con loro soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico per consumare meno e meglio”, afferma il team.

 

Solar Decathlon 2017

 

Il primo spunto al cambiamento è offerto dalle tecnologie integrate nell’edificio. Si inizia con una facciata fotovoltaica, il primo elemento distinguibile dall’esterno. “A differenza dei tetti, le facciate corrono il maggior rischio di rimanere all’ombra se altri edifici bloccano la luce del sole“, spiega l’ingegnere  Philippe Couty, che ha coordinato il progetto sotto il profilo energetico. “Questo potrebbe ridurre notevolmente la quantità di elettricità generata dai pannelli. Ma volevamo dimostrare che l’energia solare potesse essere effettivamente prodotta anche dalle pareti e anche in aree densamente costruite”.

 

Per questo motivo, NeighborHub non “indossa” normali moduli fotovoltaici. Il gruppo ha impiegato degli ottimizzatori di potenza per ogni modulo inserito nella facciata: questi elementi hanno permesso di monitorare e regolare in tempo reale le prestazioni di ogni singolo pannello. Il risultato è che la casa produce dal solare più energia di quella che consuma. Inoltre, ha permesso di lasciare libero il tetto, sfruttando lo spazio con un orto domestico. Non solo. Attraverso il tetto la struttura raccoglie l’acqua piovana che viene reimpiegata per fare il bucato e innaffiare il giardino. La struttura è tutta in legno e sfrutta in maniera sapiente illuminazione e ventilazione naturale per ridurre i propri consumi energetici. La casa mette a disposizione anche alcuni mezzi elettrici e una stazione di ricarica.