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Il sistema elettrico europeo è pronto all’inverno?

sistema elettrico europeo
Photo by Frédéric Paulussen on Unsplash

Il peso dell’atomo sulla sicurezza energetica

(Rinnovabili.it) – La crisi energetica si fa sentire. Il sistema elettrico europeo è oggi sottoposto a una pressione maggiore rispetto agli altri anni e per questo inverno il rischio di adeguatezza risulta inevitabilmente più elevato. A spiegare la situazione è ENTSO-E, la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione, nel suo Winter Outlook 2022. Il rapporto fornisce una valutazione della sicurezza dell’approvvigionamento elettrico per la prossima stagione invernale in tutta Europa. E identifica paese per paese i rischi che potrebbero presentarsi. 

La principale principale fonte di stress del settore è identificato nei sistemi elettrici di Irlanda, Francia, Svezia meridionale, Finlandia, Malta e Cipro. L’attenzione è in parte focalizzata sui problemi del parco nucleare. In Francia 26 dei 56 reattori nazionali sono ancora inattivi a causa dei ritardi nei lavori di manutenzione (ordinari e straordinari), inizio non troppo brillante per il rinascimento nucleare annunciato da Macron a febbraio 2022. E in caso di crisi, Rte – il gestore di rete – ha già annunciato che effettuerà tagli della fornitura elettrica “mirati e decisi a turno da città in città”. Ma il peso dell’atomo sulla sicurezza energetica si fa sentire anche in Svezia dove il reattore Ringhals 4 è fuori servizio a causa di lavori di riparazione fino al 31 gennaio e in Finlandia dove l’avvio  della nuova centrale nucleare di Olkiluoto 3 continua ad essere rimandato.

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ENTSO-E raccomanda pertanto un attento monitoraggio delle incertezze sulla disponibilità nucleare in questi tre paesi, ma chiede di tenere sott’occhio anche l’approvvigionamento di carbone in Germania e Polonia.

Il sistema elettrico europeo e quello dell’Italia

Nel complesso il sistema elettrico europeo rimane fortemente dipendente dal gas, ma condizioni meteorologiche favorevoli potrebbero alleviare questa dipendenza. “Esistono alcuni rischi aggiuntivi identificati per l’inverno che possono concretizzarsi e avere un impatto sostanziale sulla situazione di adeguatezza, soprattutto se dovessero coincidere“, spiega l’associazione.

E l’Italia? Per il Belpaese il rapporto sottolinea come questo inverno sarà necessario l’import dai paesi limitrofi (fino a 4 GW) per ripristinare margini di adeguatezza e per coprire i consumi nelle ore critiche. Situazioni critiche potrebbero verificarsi in caso di elevata domanda dovuta a ondate di freddo, scarsa importazione o se il tasso delle interruzioni non pianificate delle unità di generazione dovesse risultare superiore ai valori tipici.

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“Il rinvio e/o la cancellazione delle manutenzioni potrebbero essere utilizzati come contromisure insieme a misure di gestione della domanda e ulteriori interventi di mercato. Inoltre, il miglioramento dei processi di coordinamento regionale (tra cui la valutazione settimanale dell’adeguatezza regionale – progetto STA e il processo Critical Grid Situation) supporterà la definizione di adeguate ed efficaci contromisure nel caso in cui venga rilevato il rischio di incorrere in situazioni critiche a breve termine”.

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