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Prodi: la sicurezza energetica UE non deve più passare dal gas

In una lettera alla Commissione UE, 11 ex alti funzionari europei, tra cui Romano Prodi, Pascal Lamy e Connie Hedegaard, premono perché l’addio al gas russo sia l’occasione per accelerare su efficienza energetica, riduzione dei consumi, energie pulite. I nuovi contratti sul gas con altri paesi devono essere a scadenza breve e il gas dev’essere tolto dalla tassonomia verde, scrivono i firmatari

Sicurezza energetica UE: la ricetta per non incatenarsi di nuovo al gas
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Atteso a breve il piano di Bruxelles sulla sicurezza energetica UE

(Rinnovabili.it) – L’addio alla dipendenza energetica dalla Russia non deve condannare l’Europa a usare le fossili ancora per decenni. Serve una strategia che non punti solo o principalmente sul diversificare l’import di gas, ma che dia il giusto spazio a misure efficaci e lungimiranti che riducono i consumi. Da qui passa la vera sicurezza energetica UE. Lo sostengono 11 politici europei di lungo corso in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e al vice-presidente con delega al clima, Frans Timmermans.

“Diversificare semplicemente l’importazione di combustibili fossili servirà solo a mantenere la dipendenza energetica dell’UE da altri paesi, molti dei quali non rispettano i valori dell’UE”, scrivono i firmatari, tra cui l’ex presidente della Commissione europea e premier italiano Romano Prodi, l’ex commissaria all’Azione per il Clima sotto Barroso, Connie Hedegaard, e l’ex commissario al Commercio e direttore generale del WTO Pascal Lamy.

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La lettera arriva a pochi giorni dalla presentazione del piano complessivo di Bruxelles per rafforzare la sicurezza energetica UE. Nel documento, scrivono gli ex alti funzionari, dev’esserci una drastica riduzione dell’uso di combustibili fossili che sia in linea con gli obiettivi climatici. Quindi risparmio energetico al primo posto, insieme a un’espansione massiccia di fotovoltaico ed eolico, ma anche incentivi alle aziende per adottare tecnologie low-carbon e percorsi formativi per i green job. E ancora: più supporto ai Ventisette per l’efficientamento energetico degli edifici e per l’abbandono graduale delle auto con motore a combustione interna.

E le nuove forniture di gas? Su questo punto, gli 11 firmatari suggeriscono a Bruxelles di lavorare di fino sui contratti. L’UE dovrebbe firmare solo contratti a scadenza, con un orizzonte temporale limitato che assicuri di non incatenare l’Europa alla dipendenza dalle fossili per i decenni a venire. Sempre per questa ragione, la lettera chiede alla Commissione di rivedere la sua decisione sulla tassonomia verde e di escludere il gas, in modo da non agevolare artificialmente questo combustibile fossile a scapito di alternative più pulite.

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