Rinnovabili • Siccità al Nord: in una settimana, -5% di portata del Po Rinnovabili • Siccità al Nord: in una settimana, -5% di portata del Po

Siccità, un coordinamento tra gestori dighe per sostenere l’agricoltura

C'è la disponibilità a soccorrere e sostenere le portate dei fiumi lombardi, in particolare Adda e Oglio, mediante le quantità d’acqua che gli impianti idroelettrici possono far defluire verso valle

Siccità al Nord: in una settimana, -5% di portata del Po
crediti: Paolo Panni, Autorità Distrettuale del Fiume Po

Assessore Montagna ed Energia: azione sinergica tra attori

L’attuale situazione di siccità, con scarsità di risorse idriche, necessita di un’azione di coordinamento tra i soggetti economici gestori di dighe e utilizzatori delle risorse. È questo il tema trattato durante l’incontro tenutosi il 1° giugno tra l’assessore della Regione Lombardia a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche e i principali referenti delle società idroelettriche operanti in Lombardia, durante il quale hanno dato la loro disponibilità a soccorrere e sostenere le portate dei fiumi lombardi, in particolare Adda e Oglio, mediante le quantità d’acqua che gli impianti idroelettrici possono far defluire verso valle.

Coordinamento gestori dighe contro la siccità

Già dallo scorso mese di marzo Regione Lombardia è impegnata nel monitorare la delicata situazione di scarsità di risorse idriche. Soprattutto in relazione alle impellenti necessità del settore agricolo. Dopo il provvedimento di Giunta dello scorso 13 marzo, che ha concesso la possibilità di attuare una parziale deroga al rilascio del deflusso minimo vitale (DMV) nei sottobacini idrografici del fiume Adda e del fiume Oglio al fine di riempire per quanto possibile il lago di Como e il lago d’Iseo e fare scorta per poter avviare, posticipando la stagione irrigua 2022 come convenuto nel Tavolo sulla crisi idrica del 31 marzo. È ora il momento di attuare un coordinamento tra i gestori degli invasi idroelettrici montani e le utilizzazione irrigue.

Invasi idroelettrici

“Quest’anno – ha riferito l’assessore regionale a Enti locali, Montagna e Risorse energetiche – anche gli invasi idroelettrici evidenziano volumi accumulati inferiori alla media del periodo. Inoltre, l’assenza di scioglimento nivale non riuscirà a riempire gli invasi. A meno che non arrivino forti precipitazioni che, tuttavia, al momento non sono previste né prevedibili. Tuttavia, si è chiesto agli operatori idroelettrici di rendersi disponibili in caso di necessità di far defluire verso valle in produzione elettrica i pochi volumi fino ad ora accumulati. Ciò allo scopo di sostenere i deflussi dei fiumi Adda e Oglio”.

Limiti per il sistema elettrico

“La questione sarà definita nei prossimi giorni – ha continuato l’assessore regionale – mediante uno specifico incontro con gli operatori e con la partecipazione di Terna spa (gestore della rete di trasmissione nazionale) che sarà chiamato al Tavolo per valutare quali potrebbero essere i limiti per il sistema elettrico di tale operazione”.

Occasione per fare sinergia

“È un’occasione per fare sinergia – ha aggiunto – e attuare un coordinamento per l’utilizzo della risorsa idrica che in questo momento dev’essere focalizzato verso l’agricoltura. Con l’obiettivo di cercare di garantire il completamento di almeno un ciclo di raccolto”. “L’attenzione di Regione Lombardia su questo tema è altissima – ha concluso – tanto che in una Giunta regionale straordinaria sarà presentata una delibera per la dichiarazione di stato di crisi idrica regionale“.