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Siccità, presidente Fontana: gestione condivisa per fronteggiare la crisi

Fontana: "A livello regionale, rispetto allo storico del periodo, siamo passati, nell’ultimo mese, da -42.3 per cento a -60 per cento. E al momento le previsioni non mostrano segnali incoraggianti. "

Rischio siccità nel 2023: siamo messi peggio dell’anno scorso
Le Alpi innevate il 18 dicembre 2022, dopo le uniche buone nevicate della stagione. In meno di un mese il manto nevoso si è ridotto notevolmente. Crediti: Copernicus

Livelli di allarme con un deficit di circa il 60% di accumulo delle acque

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha presieduto il Tavolo regionale siccità per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica, al quale hanno partecipato le istituzioni e i rappresentanti degli utilizzatori delle acque.

Disponibilità a una gestione coordinata degli invasi alpini e dei laghi

“Si è trattato di un momento proficuo di lavoro – ha affermato il presidente -. É stata rappresentata la situazione di criticità che ormai ha raggiunto livelli di allarme con un deficit di circa il 60% di accumulo delle acque. Pari a oltre 2 miliardi di metri cubi di acqua. Tutti gli attori presenti, sia i gestori di bacino che quelli idroelettrici, compresa Terna (gestore nazionale del sistema elettrico) hanno espresso la disponibilità a una gestione coordinata degli invasi alpini e dei laghi per fronteggiare la crisi idrica”.

Tavolo regionale siccità: nell’ultimo mese -60%

“Purtroppo – ha aggiunto Fontana – le scarsissime precipitazioni nevose, unite all’incremento della temperatura ed allo scioglimento nivale, non hanno consentito di recuperare il deficit. A livello regionale, rispetto allo storico del periodo, siamo passati, nell’ultimo mese, da -42.3 per cento a -60 per cento. E al momento le previsioni non mostrano segnali incoraggianti. Fortunatamente la regolazione attuata mediante una politica ‘cautelativa’ di limitazione delle erogazioni, proposta già a dicembre e richiesta formalmente a inizio febbraio, ha consentito di mantenere complessivamente le risorse stoccate nei laghi”.

“Si è quindi deciso – ha detto ancora – di proseguire con la gestione ‘cautelativa’ della risorsa. E a prepararsi alla gestione delle acque nel corso della stagione irrigua. Verranno inoltre emanate direttive regionali per l’attivazione di licenze di attingimento da acque superficiali in condizioni di crisi idrica. Nonché una disciplina specifica per concedere attingimenti di acque da cava. Sarà inoltre avviata una regolamentazione delle nuove concessioni di pozzi, sulla base della risorsa effettivamente disponibile”.

Confermata attenzione per il Lago d’Idro

Tra le azioni da intraprendere il governatore ha confermato l’attenzione per il Lago d’Idro. “Per questa stagione – ha detto – ci attiveremo per ottenere un innalzamento temporaneo del massimo livello di invaso e nel contempo proseguiremo nel reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione delle nuove opere di regolazione”.

“Su quest’ultima azione – ha sottolineato Fontana – sarà sicuramente importante la figura del commissario nazionale chiamato a coordinare la cabina di regia del Tavolo interministeriale sulla siccità, che la premier Meloni ha attivato nei giorni scorsi, accogliendo proprio una mia richiesta”.

Prorogato lo stato di emergenza per Regione Lombardia

Il presidente ha infine ricordato che il Governo ha prorogato lo stato di emergenza per Regione Lombardia. Lo ha fatto  con la Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2022. Valido fino al 31 dicembre di quest’anno. E’ stato inoltre chiarito che non è possibile richiedere in maniera preventiva lo stato di calamità perché quest’ultimo viene “concesso solo nel momento in cui si registrano i danni dei raccolti”.