Il progetto di paesaggio in questione, che si inserisce nella cornice della fruizione del cosiddetto turismo lento contenuto nel Pit (Piano di indirizzo territoriale), interessa 12 comuni in provincia di Siena e 2 comuni in provincia di Grosseto
Con 20 voti favorevoli e 8 astensioni
Firenze – L’aula di palazzo del Pegaso, nel corso della seduta, ha provveduto all’approvazione definitiva del progetto di paesaggio (Pdp) “Ferro-ciclovie della Val d’Orcia, dei Colli e delle Crete senesi”, registrando 20 voti favorevoli e 8 astensioni.
Come spiegato dalla presidente della commissione Territorio e Ambiente, Lucia De Robertis (Pd), in conseguenza dell’adozione della proposta di Pdp da parte del Consiglio regionale nello scorso aprile, dopo la pubblicazione dello stesso sono state presentate osservazioni (Ministero della Cultura tramite la Soprintendenza delle Province di Siena, Grosseto e Arezzo, Provincia di Grosseto e Comune di Rapolano Terme) e contributi da enti e soggetti privati.
Il progetto di paesaggio in questione, che si inserisce nella cornice della fruizione del cosiddetto turismo lento contenuto nel Pit (Piano di indirizzo territoriale), interessa 12 comuni in provincia di Siena e 2 comuni in provincia di Grosseto, e rappresenta l’elemento portante di un insieme di percorsi che collegano alcuni tra i più conosciuti e suggestivi territori della Toscana, il cui valore paesaggistico è universalmente riconosciuto, e lungo i quali si articolano stazioni e centri urbani, emergenze paesaggistiche, ambientali e storico-architettoniche. “L’obiettivo generale del Pdp è quello di sviluppare un progetto territoriale complessivo, finalizzato a valorizzarne gli aspetti paesaggistici, storico-culturali, turistici, ambientali ed economici, e che persegue la strategia della messa in rete dei vari percorsi di un sistema sostenibile – ha concluso De Robertis – capace di integrare le diverse tipologie di fruizione: pedonale, ciclabile e ferroviaria, con i luoghi attraversati”.
Un grazie corale, per il lungo e complesso lavoro svolto è stato espresso dalle consigliere del Partito democratico Anna Paris, Elena Rosignoli e Donatella Spadi, insieme al vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Scaramelli (Italia Viva) che, intervenendo nel corso del dibattito, ha ricordato che sono state recepite le proprie sollecitazioni. Come sottolineato da Paris: “la Regione dà una impalcatura importante, una struttura da vivificare da parte dei Comuni e del mondo del volontariato; il progetto porterà valore e risorse ai Comuni, che avranno le loro premialità”. “Questo progetto di paesaggio è fondamentale per lo sviluppo del turismo lento – ha affermato Rosignoli – e dovremo lavorare per sostenere i Comuni nell’adozione dello stesso piano: siamo giunti ad un traguardo significativo, occorre continuare su questa strada”. Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Spadi, che ha parlato anche come membro della commissione Aree interne: “questo progetto va ad implementare la crescita economica dei territori e, conseguentemente anche della popolazione, di cui le zone interne della nostra Regione hanno particolare necessità”.
Fuori dal coro il vicepresidente della commissione Territorio e Ambiente, Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia): “di fronte a tutta la marea di carte e proposte che devono trovare concretezza, il nostro giudizio è più articolato”, ha affermato, ricordando le valutazioni del Nurv (Nucleo unificato regionale di valutazione) e il monitoraggio di Arpat, per parlare della “distanza tra la Toscana reale e quella ideale”. “Condividiamo in parte l’idea del turismo lento, che però non può essere sconnesso dalle attività economiche – ha concluso – tuttavia il nostro voto sarà di astensione, in attesa di capire se i Comuni recepiranno il piano e come le diverse norme troveranno una loro completa applicazione”.