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Non sforare gli 1,5 gradi è quasi impossibile: come ridurre l’overshooting?

Uno studio del DoE e del Pacific Northwest National Laboratory pubblicato su Nature Climate Change esplora 27 scenari in cui la temperatura globale supera la soglia più bassa del Paris agreement ma lo sforamento viene tenuto sotto controllo

Picco di emissioni globali: per l’IEA possibile già nel 2025
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Tutti gli scenari IPCC prevedono di sforare gli 1,5 gradi anche solo temporaneamente

(Rinnovabili.it) – Se ormai la probabilità di sforare gli 1,5 gradi è più alta del 50%, quali sono gli scenari plausibili che ci permettono di ridurre il tempo di overshooting, cioè il periodo in cui la temperatura globale supera questa soglia? È la domanda da cui parte uno studio del Department of Energy statunitense e del Pacific Northwest National Laboratory pubblicato su Nature Climate Change.

La priorità è non perdere tempo. Un’azione rapida, anche se insufficiente per evitare di sforare gli 1,5 gradi, consente ancora di ridurre il tempo di overshooting e quindi anche la potenza dell’impatto del climate change sulle nostre società. “Muoversi velocemente significa raggiungere prima gli impegni per l’azzeramento delle emissioni, decarbonizzarsi più velocemente e raggiungere obiettivi di emissione più ambiziosi”, dichiarano gli autori. “Ogni piccolo contributo è utile, ed è necessaria una combinazione di tutti questi elementi. Ma i nostri risultati dimostrano che la cosa più importante è farlo presto. Anzi, farlo subito”.

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Un risultato che si basa sui 28 diversi scenari costruiti nello studio, dove vengono esplorati percorsi di mitigazione con livelli di ambizione variabili a partire dallo stato delle promesse sul clima al termine della COP26 di Glasgow. In scenari leggermente più ambiziosi, gli autori definiscono la quantità di riscaldamento limitata quando i paesi accelerano la decarbonizzazione e anticipano le date dei loro impegni per l’azzeramento delle emissioni. La chiave è aumentare l’ambizione a breve termine, che comporti una rapida riduzione delle emissioni di anidride carbonica da tutti i settori del sistema energetico, immediatamente e fino al 2030.

Se si segue la traiettoria attuale aggiungendo un tasso di decarbonizzazione minimo del 2% annuo, ad esempio, la neutralità climatica non sarà raggiunta durante questo secolo. Negli scenari più ambiziosi, invece, si assume che il tasso di decarbonizzazione sia dell’8% annuo e che l’orizzonte del net-zero sia anticipato di 10 anni. In questo modo, la neutralità climatica potrebbe essere raggiunta nel 2057.

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