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Settore energetico, IEA: l’elettricità pulita non basta a salvare il clima

Il passaggio alle rinnovabili elettriche porterebbe il mondo solo a un terzo del percorso verso le zero emissioni. Per non mancare la meta sarà necessario dedicare molta più attenzione ai settori dei trasporti, dell'industria e dell'edilizia

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Foto di Oimheidi da Pixabay

Il rapporto dell’International Energy Agency sulle prospettive del settore energetico mondiale

(Rinnovabili.it) – Aumentare la quota di elettricità rinnovabile non garantirà la piena decarbonizzazione del settore energetico mondiale. A spiegarne il perché è oggi l’International Energy Agency (IEA) nel nuovo report Energy Technology Perspectives 2020 (testo in inglese). Il documento sostiene che “ripulire” la produzione di energia elettrica porterebbe il mondo a solo un terzo dell’obiettivo delle zero emissioni nette. Per completare il viaggio sarà necessario dedicare molta più attenzione al mondo dei trasporti, dell’industria e dell’edilizia; comparti che oggi rappresentano circa il 55% delle emissioni di CO2 del sistema energetico. 

Il continuo e progressivo aumento delle emissioni di carbonio sta infondendo una nuova urgenza all’azione climatica. In questo contesto, il documento IEA analizza più di 800 opzioni tecnologiche per valutare come raggiungere la completa decarbonizzazione, garantendo al contempo un sistema resiliente e sicuro. L’unica pecca è che gli autori fissano al 2070 e non alla metà del secolo, l’anno limite per le zero emissioni.

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“Nonostante le difficoltà causate dalla crisi del Covid-19, diversi sviluppi recenti ci danno motivo di aumentare l’ottimismo sulla capacità del mondo di accelerare le transizioni di energia pulita e raggiungere i suoi obiettivi energetici e climatici. Tuttavia, rimangono problemi importanti”, ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo della IEA. “Questo nuovo rapporto non solo mostra l’entità della sfida, ma offre anche una guida vitale per superarla”.

Per l’Agenzia uno degli strumenti fondamentali per trasformare il settore energetico è e sarà l’elettrificazione dei consumi. Un uso molto maggiore di questo vettore in ambito dei trasporti, del riscaldamento domestico o del riciclo dei metalli, può dare “il singolo più grande contributo” al raggiungimento neutralità del carbonio.

Per gli autori sarà fondamentale garantire che le nuove tecnologie energetiche pulite siano disponibili in tempo per le decisioni di investimento chiave. E prevedono che l’idrogeno svolga un ruolo ampio e diversificato nel percorso di decarbonizzazione, formando un ponte tra il settore elettrico e qui comparti dove l’elettrificazione non è pensabile, come l’industria pesante e il trasporto marittimo. Nello scenario di sviluppo sostenibile della IEA, la sola capacità globale degli elettrolizzatori dovrebbe raggiungere i 3.300 GW nel 2070, dagli 0,2 GW odierni. 

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Energy Technology Perspectives esamina anche come affrontare la questione degli asset energetici di lunga durata già operativi in tutto il mondo. Il problema riguarda soprattutto le economie emergenti dell’Asia, dove non si arresta la costruzione di nuove centrali a carbone o acciaierie. Questi impianti, freschi di inaugurazione, potrebbero operare ancora per decenni.