Rinnovabili • abb Rinnovabili • abb

Servizio idrico e gestione rifiuti, verso l’abolizione dell’Osservatorio

Il quadro informativo e di analisi programmatiche e gestionale sarebbe adeguatamente ricostruito dall’attività di reportistica dei direttori generali delle autorità di ambito sia rifiuti che servizio idrico integrato al Consiglio e alla Giunta

abb

La motivazione? Più semplificazione

Firenze – “L’orientamento della Giunta in merito alla soppressione dell’Osservatorio regionale per il servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani è confermato e risulta giustificato in un’ottica di maggiore ed efficace semplificazione senza aggravi procedurali ed economici, considerata l’adeguatezza del sistemo di reportistica ed analisi esistenti a supporto dell’esercizio delle funzioni della Regione”. Con queste parole l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni ha risposto all’interrogazione della consigliera regionale Elisa Tozzi (gruppo Misto – Toscana domani).

Monni precisa poi, che il “quadro informativo e di analisi programmatiche e gestionale è adeguatamente ricostruito dall’attività di reportistica dei direttori generali delle autorità di ambito sia rifiuti che servizio idrico integrato al Consiglio e alla Giunta”. E ancora, “questa relazione fornisce un quadro dettagliato del servizio in merito allo stato di attuazione degli interventi realizzati, l raggiungimento degli obiettivi, ai livelli qualitativi e quantitativi dei servizi prodotti, alla sintesi del conto economico ed entrate del gettito tariffario”. Monni conclude “seppur non siano stati nominati i componenti dell’Osservatorio regionale per il servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani, gli uffici regionali hanno svolto e mantenuto il presidio sulle attività di raccolta di informazione e dati sulla programmazione, organizzazione e gestione del servizio”.

“In attesa di capire se la Giunta continui a portare avanti questa idea di abrogazione – è intervenuta Tozzi –, spero che si possano acquisire più dati possibili e che il Consiglio si doti di uno strumento per raccogliere questo tipo di informazioni”.