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Semplificare tutelando l’ambiente

Il dibattito tra le forze politiche, nel Consiglio regionale, ha permesso che si raggiungesse l'obiettivo dello snellimento delle procedure senza pregiudicare le garanzie a tutela della matrice ambientale

Semplificare tutelando l'ambienteQuando la politica riesce a tenere insieme le esigenze della semplificazione amministrativa e quelle della tutela del territorio e della matrice ambientale, essa assolve al proprio ruolo facendo tesoro degli strumenti che il confronto democratico offre. L’esito dei lavori consiliari sulla proposta di legge con ad oggetto la semplificazione amministrativa nel campo delle autorizzazioni ambientali è una bella pagina di storia regionale, nonostante alcune sbavature nel dibattito in aula. Le procedure di valutazione ambientale sono affare complesso che mal si presta a tentativi di accomodamento o di scorciatoie facili e che, soprattutto, il comitato Via regionale in Puglia svolge un compito assai delicato poggiando su professionalità di grande esperienza. Quando su questi temi, come nel caso ad esempio delle rinnovabili, si è tentato di abbreviare si è palesato all’orizzonte un rischio concreto per il territorio. Il Consiglio Regionale ha lavorato, invece, con grande attenzione: il dibattito tra le forze politiche ha permesso che si raggiungesse l’obiettivo dello snellimento delle procedure senza pregiudicare le garanzie a tutela della matrice ambientale. Non era un risultato scontato alla vigilia.

 

Ha prevalso la voglia di lavorare per la Puglia. Lo conferma la buona volontà da parte dell’assemblea a ragionare sugli emendamenti proposti dal mio assessorato a nome del Governo Regionale, accogliendoli. In primo luogo con l’obiettivo di meglio delineare l’ambito di applicazione della norma di semplificazione proposta definendo i pareri che possono essere coordinati e sostituiti in ambito Via al fine di escludere, ad esempio, tutti i titoli edilizi; questo in ragione della volontà di non ingerirsi, con il rilascio delle autorizzazioni ambientali, nelle competenze esclusive dei comuni. Poi valorizzando il ruolo del Comitato Regionale per la Valutazione d’Impatto Ambientale che supporterà l’autorità regionale competente sia nel rilascio dei pareri che nelle procedure di conferenza di servizi previste. Infine cogliendo e condividendo lo spirito della norma proposta di andare nella direzione di svincolare dalle competenze regionali le procedure di screening Vas legate ai piccoli progetti, permettendo alle strutture regionali di concentrarsi sui PUG e sulle grandi opere, abbiamo proposto che le procedure in corso vengano trasferite ai comuni. Si tratta di oltre 200 procedimenti su specifici interventi di livello micro su cui le strutture dei comuni interessati dai progetti dovranno attivarsi, fermo restando la disponibilità delle nostre strutture a dare tutto il supporto necessario. Questo passaggio di consegne permetterà una maggiore tempestività a beneficio del tessuto economico e dei portatori di interesse relativamente a quegli interventi minori che, utilmente, potranno essere gestite a livello periferico.

di Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia