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Scoccimarro, proteggiamo il mare con progetti e informazione

Quest'estate, in collaborazione con Barcolana, partiranno gli Stati generali del mare, cui seguiranno gli Stati generali dell'ambiente e dell'energia che coinvolgeranno tutti gli Stati e le Regioni che si affacciano sull'Adriatico

Foto di Michael Kleinsasser da Pixabay

Nell’ambito di “A misura di mare: in viaggio per la sostenibilità”

Trieste, 24 giu – “Le acque del Friuli Venezia Giulia da anni sono pulite, la balneabilità è garantita, i controlli sono efficaci e costanti grazie alla Capitaneria di porto e all’Arpa. In questa fase storica stiamo poi cavalcando la grande onda della rivoluzione culturale che abbraccia anche il mare e con le nostre iniziative di sensibilizzazione e di informazione cerchiamo di spiegare quanto si deve e non si deve fare per garantire alle future generazioni un ambiente e un mare più puliti”.

Lo ha affermato l’assessore alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, nel corso del secondo appuntamento di “A misura di mare: in viaggio per la sostenibilità” che si è tenuto questa mattina sul Molo Audace di Trieste.

Gli obiettivi della Strategia marina del Friuli Venezia Giulia al centro dell’evento, organizzato da Arpa Fvg in collaborazione con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale – Porti di Trieste e Monfalcone.

“Quest’estate, in collaborazione con Barcolana, partiranno gli Stati generali del mare, cui seguiranno gli Stati generali dell’ambiente e dell’energia che coinvolgeranno tutti gli Stati e le Regioni che si affacciano sull’Adriatico con l’aggiunta della Carinzia. Infine il prossimo anno, tutti i Paesi dell’Iniziativa centro europea si troveranno nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia per discutere di politiche ambientali per i prossimi decenni e per redigere la Carta di Trieste che ogni anno potrà essere migliorata”.

Durante l’incontro si è parlato delle numerose iniziative portate avanti da Arpa Fvg che dal 2015 ha già intrapreso 170 campagne di monitoraggio effettuando diverse attività di raccolta dati sulla presenza di specie aliene, sui rifiuti marini spiaggiati e galleggianti, sulle microplastiche e sull’analisi del “clima acustico” subacqueo.

In Friuli Venezia Giulia il “marine litter”, i rifiuti dispersi nel mare o sulla costa, è un fenomeno che non può essere sottovalutato. Le stime di Arpa Fvg indicano la presenza media annua di 801 oggetti spiaggiati ogni 100 metri di litorale, contro un valore obiettivo di qualità “buona” fissato dall’Unione europea pari a 20 oggetti/100 m. Una quantità di rifiuti ingente, probabilmente sottostimata, monitorata da Arpa con il programma della Strategia marina nel periodo 2015-2020, effettuando due campionamenti annuali su quattro spiagge del litorale regionale.

La Regione è inoltre partner del progetto Interreg Italia-Croazia “Marless” che, grazie al contributo del centro di modellistica di Arpa Fvg, consentirà di valutare gli accumuli nel mare e nelle spiagge dei rifiuti di plastica anche in relazione all’andamento delle correnti marine.

Per contrastare il “marine litter”, la Regione ha promosso anche il progetto “aMare Fvg” che favorisce la corretta gestione, nel rispetto della normativa di settore, dei rifiuti che vengono raccolti accidentalmente in mare durante le attività di pesca e occasionalmente da diportisti e associazioni di volontariato nell’ambito di specifiche iniziative di pulizia degli specchi d’acqua e dei fondali.

Sono infine buoni i dati riguardanti i controlli effettuati da Arpa Fvg nelle ultime settimane. Il monitoraggio effettuato il 18 e il 20 maggio, infatti, ha dato esito favorevole in tutte le zone ad esclusione delle località di Marina Nova e Lido di Staranzano. In questi due siti, Arpa ha effettuato un secondo campionamento degli indicatori di contaminazione fecale che ha dato esito favorevole; si è trattato quindi di un inquinamento di breve durata causato presumibilmente dalle piogge del periodo precedente che hanno favorito l’accumulo di inquinanti nelle zone costiere.

I risultati delle analisi effettuate nel mese di giugno (14 e 15 giugno), invece, hanno dato fin da subito esito positivo. In nessun sito sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge.

Da sottolineare in conclusione che in Friuli Venezia Giulia sono 66 i siti individuati dalla Regione destinati alla balneazione nei quali Arpa effettua l’attività di monitoraggio. I campionamenti hanno frequenza mensile secondo un calendario stabilito prima dell’inizio della stagione balneare. In ogni punto di controllo vengono rilevati i parametri ambientali, effettuate le osservazioni visive e prelevati campioni d’acqua per l’analisi microbiologica. Nell’acqua vengono ricercati parametri indicatori di contaminazione di origine fecale come escherichia coli ed enterococchi intestinali. ARC/RT/pph