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Sardegna, Lampis: “Pianificazione idrogeologica e della risorsa acqua per prevenire il dissesto nei territori”

I piani sul dissesto idrogeologico sono complementari alle strategie regionali sui cambiamenti climatici e sullo sviluppo sostenibile al 2030

Foto di MICHOFF da Pixabay

Temi che hanno un ruolo centrale nella programmazione dei fondi di sviluppo e coesione

“La pianificazione qualitativa e quantitativa della risorsa acqua, fondamentale in un’isola come la nostra, si accompagna alla pianificazione idrogeologica, contemplando la gestione del rischio alluvioni e da dissesto idrogeologico. Così da consentire la gestione in sicurezza dei territori e il loro sviluppo”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, durante l’incontro, organizzato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino della Regione Sardegna, sul progetto di aggiornamento del Piano di gestione del Distretto idrografico della Sardegna (Pdg) e del Piano di gestione rischio alluvioni (Pgra), al quale erano presenti (in videoconferenza) oltre 250 partecipanti, tra enti locali, appartenenti agli ordini professionali e portatori di interesse.

“Temi – ha aggiunto l’assessore Lampis – che hanno un ruolo centrale nella programmazione dei fondi di sviluppo e coesione e, recentemente, oggetto di importanti proposte nell’ambito del Pnrr e del Recovery plan. Ponendosi, inoltre, in rapporto di complementarità e reciproco arricchimento con altre due azioni chiave in tema ambientale: la strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici e la strategia Sardegna 2030 per lo sviluppo sostenibile”.

“Nella gestione delle risorse idriche e del rischio alluvioni – ha proseguito l’Assessore della Difesa dell’ambiente – l’Autorità di bacino distrettuale ha un ruolo centrale e strategico, svolgendo funzioni e compiti di elaborazione e pianificazione di settore, oltre che di gestione. Proprio il Piano di gestione del rischio alluvioni e il Piano di gestione del Distretto sono di sua competenza e verranno aggiornati al termine del confronto tra le istituzioni regionali, gli enti locali e i portatori di interesse, pubblici e privati”.

“L’acqua è una risorsa ambientale essenziale, alla base della sopravvivenza e dello sviluppo della società, e deve essere gestita in modo condiviso, attraverso il rispetto e il coinvolgimento dei territori, in modo da garantire la qualità e la possibilità di distribuzione della risorsa per oggi e per il futuro”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.