Tra i tanti settori di competenza dei periti industriali, quello dell’energia riveste grande importanza. Puntare all’autonomia energetica avrebbe un duplice valore: incidere sulle bollette di aziende e famiglie e portare un effettivo cambiamento a livello ambientale, spiega il perito industriale Stefano Tramarin
A Roma Innovation Hub 2024 si sono riuniti i professionisti della progettazione, le aziende, le istituzioni e il Governo. I periti industriali sono “chiamati in causa” nelle situazioni più diverse in cui la sostenibilità deve sempre essere un elemento centrale. Abbiamo chiesto al perito industriale Stefano Tramarin quali sono gli obiettivi green in cui sono maggiormente coinvolti.
Il perimetro in cui si muovono i periti industriali è molto esteso. In quali settori ritiene che il vostro ruolo possa essere più incisivo?
I periti industriali hanno un ruolo fondamentale. Operiamo sia in ambito industriale, terziario, etc., quindi possiamo dare un contributo alla sostenibilità in tutti i settori. Penso ad esempio ai periti termotecnici, a quelli che lavorano nel settore alimentare, nei trasporti (compreso quello aereo). Possiamo intervenire sia sulle infrastrutture che sui settori produttivi, ma anche sul residenziale e commerciale quando parliamo di cambiamento climatico.
Quali idee portate a Roma Innovation Hub per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030?
Noi cerchiamo di rispondere essenzialmente alle richieste del mercato. Sono un termotecnico e quindi posso parlare del mio settore. In questo momento stiamo cercando di sostituire le fonti fossili con fonti rinnovabili. Questo lo facciamo attraverso lo sfruttamento di tutte le energie rinnovabili che abbiamo a disposizione, ovvero il sole, il vento, l’acqua, il moto ondoso, le biomasse. Tutte queste possibilità si sviluppano in relazione al mercato. Adesso si va verso l’elettrificazione, abbandonando ad esempio una fonte fossile come il metano, quindi sfruttando le pompe di calore, il fotovoltaico, etc. In sostanza, tutte quelle forme di energia che ci consentono di sostituire una fonte fossile con una rinnovabile. Questo permette da un lato di raggiungere obiettivi di decarbonizzazione e dall’altro di avere un impatto minore sia sull’ambiente che sui nostri bilanci.
Pertanto, ci impegniamo per andare verso un’autonomia energetica e mettiamo in campo la nostra esperienza per realizzare un rinnovamento sostanziale.
Cosa si aspetta dalla partecipazione a Roma Innovation Hub 2024?
Ho molte aspettative, vista l’importanza delle persone presenti al convegno. Personalmente sono molto interessato a capire quali sono le indicazioni che ci arriveranno. La politica ha un ruolo importante, e confidiamo che ci saranno delle novità. Roma Innovation Hub è un evento molto tecnico: dal dialogo dei tecnici con la politica potrebbero venire fuori grandi cose. La speranza è riuscire a mettere d’accordo la teoria e la pratica.
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