(Rinnovabili.it) – Continua l’impegno del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) nei confronti delle semplificazione dei processi e degli iter. Dopo le facilitazioni introdotte per gli impianti fotovoltaici in Conto Energia, per la manutenzione e l’ammodernamento degli impianti FER in convenzione e per la Cogenerazione ad alto rendimento è la volta del Ritiro Dedicato. Il servizio, che permette di cedere al GSE dell’energia elettrica immessa in rete da alcuni impianti, avrà da oggi procedure di accesso più snelle. Per la precisione il Gestore ha semplificato l’invio della richiesta da parte degli operatori, riducendo le tempistiche di attivazione del contratto.
Ritiro dedicato, come funziona?
Istituito nei primi anni del 2000, il servizio di Ritiro dedicato permette di richiedere il ritiro dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete da alcuni ad un prezzo amministrato, come alternativa alla normale vendita sul mercato libero. Tale regime è riservato esclusivamente : all’elettricità prodotta dagli impianti di potenza inferiore a 10 MVA, qualunque sia la fonte; all’elettricità prodotta dagli impianti di potenza qualsiasi, alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili (compreso idroelettrico ad acqua fluente).
Il GSE ritira l’energia su richiesta del produttore, corrispondendo a quest’ultimo un prezzo per ogni kWh immesso in rete e definito dall’ARERA. Il valore è pari al prezzo zonale orario che si forma sul Mercato del Giorno Prima. Oppure, nel caso di impianti di produzione connessi a reti non interconnesse, al PUN, corrisposto sulla base del profilo orario di immissione del singolo impianto di produzione.
Le nuove semplificazioni per il Ritiro dedicato
In una breve nota stampa il Gestore ha elencato le principali innovazioni apportate all’iter di accesso. Tra queste si segnalano l’accettazione da parte dell’operatore delle clausole contrattuali del Ritiro Dedicato contestualmente all’invio dell’istanza. In altre parole non sarà più necessario presentare la Dichiarazione di Accettazione delle clausole contrattuali ai fini della stipula. Inoltre è stata ridotta la documentazione necessaria a richiedere l’accesso al servizio, grazie all’interoperabilità con altre banche dati del settore.
“Per inviare le richieste – scrive il GSE – l’operatore potrà accedere all’applicativo RID, modificato in coerenza con le nuove procedure, attraverso l’Area Clienti“.