Il nuovo primo ministro britannico intende ripristinare il divieto di fracking - rimosso dal veloce governo Truss - e rafforzare la sicurezza energetica con le energie rinnovabili. Ma sull'eolico a terra è ancora un no
I primi impegni energetici di Rishi Sunak
(Rinnovabili.it) – Martedì il conservatore Rishi Sunak si è insediato come nuovo primo ministro del Regno Unito, prendendo le redini del governo UK dalla dimissionaria Liz Truss. E preparandosi ad un’impresa non facile: mantenere uniti il partito e il paese in un momento di crisi ed estrema instabilità, e con una opposizione sempre più forte nei sondaggi.
A Sunak spetterà soprattutto il compito di “correggere gli errori” imputati alla manovra economica kamikaze presentata dalla Truss nei suoi appena 49 giorni di governo. Ma la politica fiscale non sarà l’unica ad essere rimaneggiata. Il nuovo premier UK ha fatto intendere di voler intervenire anche su alcune decisioni di natura energetica.
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Nel suo discorso odierno ha ribadito la propria determinazione a mantenere gli impegni stabiliti nel Manifesto delle elezioni 2019 del Partito conservatore. Il documento definisce una serie di impegni ambientali e climatici, tra cui l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette entro la metà del secolo. E di lasciare il mondo naturale in uno stato migliore rispetto a quello odierno. “Manterremo ciò che abbiamo detto alla COP – ha commentato il primo ministro – perché ci preoccupiamo profondamente di trasmettere i nostri bambini e l’ambiente in uno stato migliore di quello in cui lo abbiamo trovato noi stessi”.
Il manifesto affermava anche che il Partito conservatore “non avrebbe sostenuto il fracking”, messo fuori legge tre anni fa ma ripristinato dall’ex premier Truss. Un impegno che il primo ministro Sunak promette oggi di non disattendere. Rispondendo alle domande il premier UK ha affermato che “l’importante è concentrarsi sulla nostra sicurezza energetica a lungo termine. Ciò significa più energie rinnovabili, più eolico offshore e in effetti più nucleare. Questo è ciò che vuole questo governo”. Nessun commento invece per l’eolico a terra su cui si era espresso negativamente in passato.