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Rischio esondazioni a Messina, Schifani: «In sicurezza 70 torrenti, prevenzione senza precedenti»

I corsi d’acqua che vengono messi in sicurezza sono quelli che da nord, al confine con il Comune di Villafracanca Tirrena, attraversano la città dello Stretto fino a dove comincia il territorio di Scaletta Zanclea, sul lato sud

Foto di Fabien da Pixabay

Ufficialmente aggiudicata la gara per gli interventi nel tratto compreso tra il torrente Annunziata e il torrente San Filippo

«Si stanno aprendo in questi i giorni ben settanta cantieri per mettere in sicurezza altrettanti corsi d’acqua, con i loro affluenti, che attraversano il territorio della città di Messina. Una imponente operazione di prevenzione che non ha precedenti e che la Regione sta portando avanti grazie allo straordinario lavoro svolto dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, attraverso il quale abbiamo impegnato risorse per oltre otto milioni di euro».

Così il presidente della Regione Renato Schifani, a capo della struttura commissariale, nel giorno in cui è stata ufficialmente aggiudicata la gara per gli interventi nel tratto compreso tra il torrente Annunziata e il torrente San Filippo. I lavori sono stati definitivamente assegnati all’impresa Fox di Gioiosa Marea per un importo di un milione e 196 mila euro. Sul risultato delle altre gare – i bandi pubblicati erano quattro – il sigillo degli uffici di piazza Ignazio Florio arriverà la prossima settimana. Intanto, come detto, la consegna dei lavori è già avvenuta sotto riserva così come prevede la legge.

«Dal supporto tecnico ingegneristico offerto al Comune, fino all’iter completo delle gare e alla totale gestione degli appalti – sottolinea Maurizio Croce, soggetto attuatore dell’Ufficio anti dissesto idrogeologico – abbiamo lavorato a ritmi serrati per anticipare i mesi più a rischio e intervenire in tempo sugli alvei soffocati da detriti e vegetazione e le sponde, inesistenti o comunque spesso insufficienti ad arginare i momenti di piena».

I corsi d’acqua che vengono messi in sicurezza sono quelli che da nord, al confine con il Comune di Villafracanca Tirrena, attraversano la città dello Stretto fino a dove comincia il territorio di Scaletta Zanclea, sul lato sud. Dal “Gallo” al “Giampilieri”, sono tutte aste torrentizie potenzialmente pericolose e già in passato teatro di esondazioni che, in qualche caso, hanno provocato effetti devastanti. Previsti interventi anche su otto torrenti tombati e sulle rispettive vasche di calma che si trovano nel centro città: da viale Giostra a viale Boccetta, da viale Europa a viale Sazzi e viale Tommaso Cannizzaro.

«Il passato – conclude Schifani – ci ha messo di fronte a tragedie provocate spesso da imperdonabile superficialità e disattenzione. Lavoreremo ogni giorno perché ciò non si ripeta, facendo tutto il possibile per rimuovere ogni potenziale insidia».