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Negli anni ’70, le migliori stime sul riscaldamento globale le faceva Exxon. Ma in pubblico le ha sempre negate

Riscaldamento globale: Exxon sapeva tutto già 50 anni fa
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La major americana ha previsto la curva di riscaldamento globale in modo estremamente accurato

(Rinnovabili.it) – Non solo Exxon era a conoscenza del riscaldamento globale almeno fin dagli anni ’70 (ma probabilmente anche 20 anni prima). Le sue previsioni erano anche incredibilmente accurate: la curva del global warming futuro -cioè il nostro presente– era incredibilmente precisa e corrisponde in modo molto aderente all’aumento della temperatura media globale che si è effettivamente verificato. Ma, nonostante ciò, la compagnia petrolifera ha continuato a ignorare il cambiamento climatico, ha nascosto i suoi dati e ha tentato di frenare lo sviluppo di politiche di mitigazione.

Le migliori stime sul riscaldamento globale sono made in Exxon

Che la major americana sapesse, era cosa nota fin dal 2015, quando emersero per la prima volta documenti interni dell’azienda con le previsioni sul riscaldamento globale. Un nuovo studio apparso su Science aggiunge un tassello: analizza quelle previsioni e scopre che sono davvero accurate. Il che rafforza la pressione su Exxon e le toglie ogni scusa: è sempre stata consapevole della scala e dell’intensità degli effetti del suo business sul Pianeta. Finora, anche in anni recentissimi, si è trincerata dietro l’affermazione che sarebbe ancora incerto il ruolo delle fossili nel contribuire al riscaldamento globale.

“I nostri risultati dimostrano che nei circoli privati e accademici, a partire dalla fine degli anni ’70 e dall’inizio degli anni ’80, la ExxonMobil ha previsto correttamente e abilmente il riscaldamento globale”, spiegano gli autori della ricerca. “Abbiamo scoperto che dal 63 all’83% delle proiezioni climatiche riportate dagli scienziati della ExxonMobil erano accurate nel prevedere il successivo riscaldamento globale. Il riscaldamento medio previsto dalla ExxonMobil è stato di 0,20° ± 0,04°C per decennio, che è, entro i limiti dell’incertezza, lo stesso delle proiezioni accademiche e governative indipendenti pubblicate tra il 1970 e il 2007”.

Non solo. Le analisi di Exxon andavano -giustamente- controcorrente in un periodo, 50 anni fa, quando una delle opinioni comuni diffuse era che si andasse verso una nuova era glaciale per l’aumento degli aerosol in atmosfera e per i ciclici spostamenti dell’orbita terrestre (la scienza del clima, anche allora, basandosi sui dati, prevedeva un riscaldamento globale, non un global cooling). Exxon stimava anche che il global warming era causato essenzialmente dall’uomo e aveva pure calcolato il budget di carbonio rimanente per contenere la temperatura sotto 2°C di riscaldamento rispetto all’età preindustriale.

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