IRENA presenta l’anteprima del World Energy Transitions Outlook 2023
(Rinnovabili.it) – La transizione energetica è completamente fuori rotta. Per frenare il riscaldamento globale entro il limite più sicuro dell’Accordo di Parigi servono 10.000 GW di rinnovabili nel mondo entro la fine di questo decennio. Ossia 7.000 GW in più rispetto alla capacità totale cumulata di oggi, per una crescita di circa 1 TW l’anno. Lo spiega l’anteprima del World Energy Transitions Outlook 2023, presentata ieri a Berlino da Francesco La Camera, direttore generale di IRENA.
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Rinnovabili nel mondo, serve una crescita omogenea
Il documento non indora la pillola: l’inerzia che ha da sempre contraddistinto le politiche climatiche globali, unitamente agli affetti delle recenti crisi (sanitari, energetica ed economica), hanno ridotto ulteriormente lo spazio d’azione. Il risultato? Il tempo è poco e l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro 1.5°C di aumento continua ad essere lontano.
I progressi non sono mancati. Attualmente le fonti rinnovabili rappresentano il 40% della capacità elettrica installata nel mondo. Ma per mantenere in vita il target di 1,5°C, i livelli di implementazione devono crescere con una media di 1.000 GW all’anno e seguire una diffusione maggiormente equa. Ad oggi, infatti, Cina, Unione Europea e Stati Uniti rappresentano da solo i due terzi di tutte le aggiunte. “La posta in gioco non potrebbe essere più alta”, ha commentato La Camera. “Una trasformazione profonda e sistemica del sistema energetico globale deve avvenire in meno di 30 anni. L’accento deve spostarsi dall’offerta alla domanda, verso il superamento degli ostacoli strutturali che impediscono il progresso”.
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Quanti soldi servono alla transizione energetica?
Il documento fornisce anche qualche numero sulla spesa necessaria per far avanzare le rinnovabili nel mondo. Sebbene gli investimenti globali nelle tecnologie per la transizione energetica abbiano raggiunto un nuovo record di 1.300 miliardi di dollari nel 2022, la cifra deve più che quadruplicare per mantenere il pianeta sul percorso di 1,5 ° C. Nel dettaglio, entro il 2030 gli investimenti cumulativi dovranno ammontare a 44mila di dollari, riservando 35mila miliardi ad efficienza, elettrificazione, espansione della rete e flessibilità.
Come sottolinea la stessa IRENA l’intervento del settore pubblico è necessario per incanalare gli investimenti verso i paesi in modo più equo. Nel 2022, l’85% della spesa mondiale nelle energie rinnovabili ha portato benefici a meno del 50% della popolazione globale. L’Africa ha rappresentato solo l’1% della capacità aggiuntiva.