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Rinnovabili 2030, l’UE potrebbe alzare il target al 45%

La Commissione europea sta studiando come alzare l'obiettivo sulle rinnovabili, mentre nell'Europarlamento si allarga il consenso verso una maggiore ambizione

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Verso un nuovo obiettivo UE per le rinnovabili 2030?

(Rinnovabili.it) –  L’obiettivo UE sulle rinnovabili 2030, proposto con il pacchetto Fit for 55, potrebbe subire un ritocco al rialzo. A rivelarlo è oggi Mechthild Woersdoerfer, vicedirettrice generale del dipartimento energia della Commissione europea. Parlando ad una riunione dei legislatori comunitari, Woersdoerfer ha spiegato che l’Esecutivo sta studiando la possibilità di aumentare di 5 punti percentuali il target del 40 per cento di fonti rinnovabili nel mix energetico comunitario 2030. Un intervento pensato per accelerare la transizione ecologica ma soprattutto per rafforzare la sicurezza energetica e l’indipendenza europea dalla Russia. “Ci stiamo lavorando a pieno ritmo per tenere conto, in primis, della proposta di passare dal 40% al 45%, anche nel contesto dell’aumento dei prezzi dell’energia”, ha affermato la vicedirettrice.

 A Bruxelles toccherebbe dunque il compito di studiare il come, ma l’ok dovrebbe necessariamente arrivare dalle due braccia legislative dell’Unione – il Consiglio e l’Europarlamento – oggi impegnate a negoziare le varie direttive del pacchetto Fit for 55.

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In realtà un primo sì da Strasburgo è già arrivato. Il deputato europeo Markus Pieper (PPE), il principale relatore sul fascicolo di aggiornamento della direttiva RED II, ha fatto sapere di appoggiare il più alto obiettivo sulle rinnovabili 2030. E oggi ha sollecitato la Commissione a non aspettare fino a dopo l’estate per la presentazione dello studio.

Ma nel Parlamento UE c’è anche chi chiede di più. Secondo quanto riportato pochi giorni fa da Euractiv, il Gruppo della Sinistra europea sostiene un target del 50 per cento per le rinnovabili 2030; mentre i Verdi vorrebbero poter vedere approvato addirittura un 51 per cento. A titolo di confronto oggi la quarta verde nel mix UE è al 22 per cento.