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Rifiuti, linee guida per la tariffa puntuale approdate in commissione decima

Necessario reperire ulteriori 4 milioni di euro per finanziare tutti i comuni nel passaggio alla tariffa puntuale, poiché i 2 milioni disponibili finora sono bastati a finanziare solo 8 comuni.

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Chi più differenzia meno paga

 Illustrato oggi, in commissione decima del Consiglio regionale del Lazio, Urbanistica, politiche abitative, rifiuti, lo schema di deliberazione n. 191, atto con il quale la Giunta regionale reca un aggiornamento delle Linee guida regionali per l’applicazione della tariffa puntuale da parte dei Comuni e gli schemi tipo di regolamento comunale per la disciplina della Tariffa rifiuti corrispettiva (TCP) e della Tari tributo puntuale (TTP). Si tratta, secondo l’assessore al Ciclo dei rifiuti del Lazio, di un atto che dovrebbe aiutare i comuni a fare una raccolta differenziata più spinta, guidata dal criterio secondo il quale chi più differenzia meno paga.

L’atto contiene anche il recepimento di alcune normative europee in materia: materia che richiede una certa esigenza di celerità, compatibilmente con le osservazioni e il dibattito che scaturiranno in commissione, è stato detto. Necessario reperire ulteriori 4 milioni di euro per finanziare tutti i comuni nel passaggio alla tariffa puntuale, poiché i 2 milioni disponibili finora sono bastati a finanziare solo 8 comuni.

Negli interventi in commissione, è stato soprattutto fatto rilevare il collegamento di questa tematica con la riforma degli Ato, sulla quale il Lazio è in ritardo, è stato detto; è necessario quindi  rimettere in agenda con una certa priorità questa normativa, che si è persa l’occasione per inserire all’interno del collegato, è stato aggiunto da altri consiglieri. Questa normativa è sotto la competenza della commissione, ha fatto osservare però il presidente, e si provvederà il prima possibile a prenderla in esame.

Sulla tempistica del lavoro, raccolte le opinioni dei consiglieri presenti, che hanno fatto rilevare da un lato l’urgenza dell’atto per le amministrazioni locali, dall’altro la necessità di esaminarlo attentamente da parte dei consiglieri, si è deciso di rimettere la decisione a un ufficio di presidenza della commissione che sarebbe stato consultato a breve, con l’idea di fissare un termine orientativo di una settimana per entrare nel merito dell’esame dell’atto da parte della commissione.