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Riduzioni consumo gas: UE prolunga di 1 anno l’obiettivo -15%

I parametri restano gli stessi: i tagli sono volontari, l’obiettivo è di arrivare a -15% per ogni paese (con flessibilità), in caso di crisi acuta nelle forniture e negli stoccaggi Bruxelles può far diventare obbligatori questi target

Tetto al prezzo del gas: quali sono le opzioni sul tavolo?
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Tra agosto 22 e gennaio 23, le riduzioni consumo gas in UE sono arrivate al 19,3%

(Rinnovabili.it) – Le riduzioni del consumo di gas a livello europeo continuano per un altro anno. Lo ha deciso ieri il Consiglio UE estendendo la misura introdotta per la prima volta ad agosto 2022 a causa della guerra in Ucraina e le riduzioni nelle forniture dalla Russia. I parametri restano gli stessi: i tagli sono volontari, l’obiettivo è di arrivare a -15% per ogni paese (con flessibilità), in caso di crisi acuta nelle forniture e negli stoccaggi Bruxelles può far diventare obbligatori questi target. il periodo coperto va dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2024. Cambiano invece le regole di reportistica: d’ora in poi gli stati dovranno notificare i risparmi gas almeno ogni due mesi (ogni 30 giorni in caso di crisi acuta).

Stoccaggi UE ai massimi

Una decisione cautelativa, nonostante l’inverno sia finito anche meglio di come ipotizzavano gli scenari migliori appena 6 mesi fa. Il 28 marzo, praticamente alla fine dell’anno termico, gli stoccaggi europei erano ancora pieni per più del 55% mentre la media degli ultimi 8 anni si aggira intorno al 30%. Quasi il doppio. L’Italia ha oltre 11 miliardi di metri cubi (bcm), il 57% della capacità di storage nazionale, contro i circa 7 bcm di media del periodo 2016-19. E i prezzi del gas sono scesi ormai stabilmente sui 40-45 euro al MWh rendendo più agevole ripristinare le scorte.

Il prossimo inverno all’insegna delle riduzioni dei consumi di gas

Ma l’andamento della guerra è incerto e anche il prossimo inverno è ancora a rischio, mentre i Ventisette continuano a diversificare gli approvvigionamenti e a potenziare le infrastrutture per l’import, soprattutto di gas naturale liquefatto.

“L’UE non è completamente fuori dalla crisi energetica e la Russia continua a usare l’energia come un’arma”, commenta Ebba Busch, la ministra per l’Energia della Svezia, che ha la presidenza di turno UE. “Gli Stati membri dell’UE devono essere solidali e preparati in vista del prossimo inverno. Il consumo complessivo di gas naturale nell’UE è diminuito del 19,3% tra agosto 2022 e gennaio 2023. La riduzione della domanda di gas ci ha permesso di riempire gli stoccaggi, di mantenere i prezzi bassi e di garantire maggiori forniture energetiche. È importante continuare a lavorare e rimanere resilienti”.