Dopo le critiche di Cgil, Cisl e Uil sulle considerazioni fatte dal governatore nell’aula consiliare di Milazzo in merito alla transizione e riconversione delle raffinerie siciliane
Per il presidente la riconversione è “un percorso obbligato e inesorabile“
«La tutela dei posti di lavoro e la salvaguardia della salute di tutti i cittadini sono da sempre le priorità del mio governo nella politica per le aree industriali dell’Isola. Lo abbiamo detto a Gela, lo abbiamo ripetuto a Siracusa, lo abbiamo ricordato l’altro giorno a Milazzo».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in risposta alle critiche di Cgil, Cisl e Uil sulle considerazioni fatte dal governatore nell’aula consiliare di Milazzo in merito alla transizione e riconversione delle raffinerie siciliane.
«Quello della riconversione – chiarisce Musumeci – è un percorso obbligato e inesorabile, voluto dall’Unione europea e condiviso dall’Italia. Questo percorso la Regione vuole definirlo assieme alle aziende, concordando con Roma e Bruxelles i tempi necessari, senza scadenze affrettate, proprio per scongiurare ogni possibile crisi produttiva con ripercussioni negative sui lavoratori. Tutto il resto è sterile e dannosa polemica. Presto – conclude il governatore – fisserò un incontro con le aziende di Milazzo e con Confindustria per definire un percorso condiviso. E, subito dopo, un confronto con i sindaci dell’area e le organizzazioni sindacali. Il momento è assai delicato per permetterci il lusso di inutili divisioni».