(Rinnovabili.it) – Che fine hanno fatto i vecchi ingombranti televisori a tubo catodico o i monitor dei primi computer fissi che di ultrapiatto non avevano nemmeno la tastiera? Dove la raccolta differenziata ed il riciclo non sono stati eseguiti con attenzione l’unico risultato sono state le tonnellate di rifiuti elettronici accumulati.
Entrando nel merito della questione ci si accorge che, data la notevole difficoltà nel riciclo dello schermo a tubo catodico, questi vecchi apparecchi rappresentano hanno rappresentato non indifferente.
Raccogliendo l’eredità lasciata dal progetto europeo GlassPluss, la società californiana Fireclay Tile, ha sviluppato sistema ottimale di riciclo dei vecchi schermi a tubo catodico trasformandoli in perfette piastrelle traslucide per le nostre case.
Affidandosi ad un riciclatore locale, la società californiana raccoglie gli schermi a tubo catodico (CRT nell’acronimo inglese) separandoli dalle altre componenti dell’apparecchio. Il CRT passa quindi ad una macchina di frantumazione che lo trasforma in una polvere di vetro abbastanza piccola da riuscire a fondersi ad alte temperature. A questo punto il processo di riciclo e trasformazione è quasi completo: alla polvere pura di CRT viene aggiunto del colore bianco neutro, ottenendo così un composto dal colore grigiastro opportunamente denominato Phosphor.
Il composto così ottenuto passa nei vari stampi per assumere ogni genere di forma, dalla classica piastrella quadrata fino alle tessere rotonde di un mosaico, trasformandosi addirittura in sottobicchieri.
Per il momento tuttavia l’operazione è ferma alla fase di raccolta fondi tramite una campagna Kickstarter, nella speranza di arrivare il prima possibile alla cifra necessaria per produrre i particolari stampi indispensabili per l’operazione, dando il via al processo di riciclo completo.