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Reimpianti ulivi in zona infetta da Xylella: lo stato di attuazione dell’avviso pubblico

L’assessore all’Agricoltura: "Questa importante misura non è un mero intervento per ristorare a fondo perduto gli olivicoltori, ma prevede il sostegno per progettualità strategiche di medio lungo periodo per le imprese e il territorio pugliese"

Xylella fastidiosa
Foto di Ulrike Leone da Pixabay

Arif sta già istruendo le oltre 300 domande oggetto di scorrimento per velocizzare i tempi

“Non è corretto sentir parlare di lentezza della macchina amministrativa regionale nella gestione di una delle più importanti misure a sostegno degli olivicoltori – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia – per ripristinare il potenziale produttivo con varietà resistenti e rigenerare il patrimonio olivicolo salentino flagellato dalla Xylella. Un bando come quello dedicato al ‘Reimpianto di olivi in zona infetta’, è noto, deve avere necessariamente determinati requisiti per l’erogazione di fondi pubblici, tra cui le attestazioni di regolarità contributiva da parte del richiedente e le certificazioni antimafia. Trattasi di strumenti a garanzia della legalità che rallentano oggettivamente i tempi. Ed è proprio per questo che insieme ad Arif abbiamo richiesto all’INPS la possibilità di inoltrare richieste massive per i DURC e non per singolo beneficiario”.

“Abbiamo lavorato alacremente in questi anni – prosegue – per dare concretezza a un intervento strategico per il futuro del nostro territorio. Lo dimostrano le interlocuzioni serrate della Regione Puglia con il Ministero dal 2020 – ricorda l’assessore – per rendere operativa una delle misure più attenzionate del Piano di rigenerazione olivicola, cui immediatamente è seguito l’emanazione del bando regionale. Abbiamo, altresì, proposto e ottenuto come Regione una rimodulazione del Piano – come deliberato nel tavolo ministeriale dell’11 novembre 2021- con ulteriori risorse in favore della medesima misura dedicata ai reimpianti. Questo per far fronte alle numerose domande pervenute, in forma singola e collettiva, e far scorrere ufficialmente la graduatoria. Arif, a tal proposito, sta già istruendo le oltre 300 domande oggetto di scorrimento per velocizzare i tempi, nell’attesa si concluda l’iter di perfezionamento del decreto ministeriale dello scorso maggio 2022 – il cui visto da parte della Corte dei Conti è solo dello scorso agosto – che ci consentirà la successiva variazione di bilancio regionale”.

“A pochi mesi dalla pubblicazione del bando ‘Reimpianto ulivi in zona infetta’ abbiamo, com’è noto, pubblicato a inizi del 2021 le graduatorie. In sede di comitato di sorveglianza nel febbraio 2021 abbiamo, inoltre, richiesto al Ministero ulteriori risorse per poter avere un’assistenza tecnica e un software adeguati che ci consentisse di velocizzare le procedure istruttorie. Un’istanza soddisfatta da parte del ministero solo a fine 2021. A seguire, abbiamo emesso celermente i decreti di concessione a dimostrazione dell’attività svolta dai nostri Uffici regionali che hanno lavorato tutte le pratiche istruite dall’Arif e concesso i relativi contributi che verranno liquidati una volta realizzati i progetti di reimpianto. Si tratta di tre provvedimenti di concessione già pubblicati per i quali sono state già inoltrate le pec, più un quarto provvedimento del 31 agosto 2022 che riguarda ben 220 beneficiari, in attesa del controllo in ragioneria. Parliamo – rende noto l’assessore -, di un numero di domande in forma collettiva richiedenti un importo pari 22 milioni e 600 mila euro circa e di domande in forma individuali pari a circa 200 milioni di euro”. 

“Vorrei ricordare – precisa l’assessore – che questa importante misura non è un mero intervento per ristorare a fondo perduto gli olivicoltori, ma prevede il sostegno per progettualità strategiche di medio lungo periodo per le imprese e il territorio pugliese. Come tale, la procedura è soggetta a controlli e a una attività istruttoria complessa, ma che – conclude – si concluderà nel più breve tempo possibile con l’erogazione di risorse che sono di diritto dei richiedenti”.