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Regolamento Stoccaggi Gas, Bruxelles propone estensione di 2 anni

Regolamento Stoccaggii gas UE: riserve al 90% entro l’inverno e solo operatori certificati
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Paura di un nuovo caro bollette 2025? Mentre la poca prevedibilità dell’offertacontinua a preoccupare, l’Unione europea passa in difesa. E dopo aver presentato il Piano d’azione per un’energia accessibile, affila le prime armi anticrisi. A cominciare dalla proposta di prorogare per altri due anni il Regolamento Stoccaggi Gas.

Parliamo del provvedimento 2017/1938/CE adottato a giugno 2022 per garantire adeguate forniture di gas all’interno dell’Unione Europea. Soprattutto in vista della stagione invernale.

Il regolamento ha introdotto in via provvisoria nuovi elementi come gli obiettivi di riempimento obbligatori per gli stoccaggi gas (almeno il 90% della capacità entro il 1° novembre di ogni anno) e target intermedi per ciascuno Stato membro a febbraio, maggio, luglio e settembre dell’anno successivo (traiettoria di riempimento). Rafforzando inoltre il meccanismo di solidarietà tra gli Stati membri.

Da norma il provvedimento dovrebbe avere una validità limitata, esaurendosi a fine 2025. Tuttavia per Bruxelles non è il momento di tirare un sospiro di sollievo. “Nonostante il sostanziale miglioramento della situazione […] rispetto al periodo 2022-2023, il mercato europeo del gas rimane teso. Una concorrenza più intensa per le forniture globali di GNL può aumentare l’esposizione degli Stati membri alla volatilità dei prezzi. L’andamento dei prezzi del gas durante l’inverno 2024/2025 potrebbe confermare questa tendenza”, spiega la Commissione Europea.

In questo contesto la nuova proposta mira a estendere la disposizione esistente di altri due anni su base temporanea, fino a quando non verrà eventualmente messo in atto un nuovo quadro di sicurezza energetica. “Molto probabilmente nel corso del 2027”. Ricordiamo che le strutture di stoccaggio UE sono la principale fonte di approvvigionamento di gas in inverno, garantendo il 30% della fornitura invernale nel Blocco. 

La proposta sarà ora discussa dal Parlamento europeo e dal Consiglio, mentre la Commissione si impegna a riesaminare il quadro comunitario sulla sicurezza energetica, valutando eventuali misure permanenti in materia di stoccaggio.

Leggi QUI la proposta.

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