L’80% degli incentivi del Reddito Energetico 2024, quelli dedicati al Mezzogiorno, era evaporato in poche ore. Le richieste per la quota riservata al Nord e Centro Italia avevano invece impiegato più tempo per esaurire le risorse. Circa un mese in più. Ma in ogni caso lo strumento si è rivelato un successo, per lo meno in termini di appeal.
A confermarlo è il contatore del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) e la nota stampa diffusa oggi dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) in cui si annuncia un bis. ma non prima di aver tirato le somma. Come spiegato dal Dicastero, da oggi 22 novembre fino alla fine del mese verranno resi disponibili gli esiti delle valutazioni svolte dal GSE sulle ben 12.876 richieste di accesso al meccanismo incentivante.
Di queste 10.501 arrivano dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, a cui spettava la fetta più ingente del Fondo Reddito Energetico Nazionale. Vale a dire 80 milioni di euro sul miliardo totale stanziato per il 2024.
Il Reddito Energetico Nazionale, ricordiamo, permette ai nuclei familiari a basso reddito di dotarsi di un impianto fotovoltaico domestico a servizio della propria unità immobiliare.
La misura è stata ideata dal M5S a livello locale, lavorando con il Governo Conte per portarlo su scala nazionale. Ma tra rimpasti governativi, modifica dei ministeri e le necessarie norme da emanare, non ha visto la luce prima del 2024. Sono tuttavia bastate poche ore, dall’avvio delle richieste di incentivo, per esaurire le risorse riservate al Sud Italia. “I numeri confermano l’utilità del provvedimento, che contrasta la povertà energetica diffondendo le rinnovabili nel Paese”, sottolinea il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. “Un’esperienza che replicheremo”.
I prossimi passi? I Soggetti Beneficiari e i Soggetti Realizzatori avranno tempo fino a 30 novembre 2024 per consultare sul portale REN, accessibile dall’Area Clienti del GSE, la lettera di esito della valutazione effettuata.
Quindi i Soggetti Realizzatori interessati dovranno svolgere tutte le attività finalizzate a garantire l’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico entro 12 mesi dalla comunicazione dell’accoglimento della richiesta. Fermi restando gli adempimenti previsti dal Regolamento del Fondo.