Rispetto al 2020, fino al 19 settembre registrati 12 giorni di sforamento in meno a Padova, 21 giorni in meno a Treviso, 12 in meno a Venezia, 3 in meno a Verona e 17 in meno a Vicenza.
Solo 4 stazioni su 12 hanno superato il limite di 35 giorni di sforamento
“Confrontando con i dati del 2020 il numero di giorni di superamento del valore limite giornaliero delle polveri PM10 registrato fino a settembre 2021, si evidenzia una sensibile diminuzione degli sforamenti. Un risultato importante dato che avviene dal raffronto con quello dell’anno in cui per un lungo periodo siamo stati in lockdown”.
A dirlo è l’assessore regionale all’Ambiente della Regione del Veneto, commentando i dati raccolti da ARPAV, braccio operativo della Regione Veneto.
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Nello specifico il numero di giorni di superamento registrato presso le stazioni di fondo al 19 settembre 2021 è inferiore rispetto al numero di giorni di superamento registrato fino alla stessa data dell’anno scorso: in particolare 12 giorni in meno a Padova, 21 giorni in meno a Treviso, 12 in meno a Venezia, 3 in meno a Verona e 17 in meno a Vicenza. Al 22 settembre 2020 tutte le 12 stazioni della Rete regionale della provincia di Venezia e di Verona (tranne Boscochiesanuova) avevano superato i 35 giorni consentiti di superamento del valore limite giornaliero (da 36 a 51 giorni di superamento). Al 22 settembre 2021 sono invece solo 4 stazioni su 12 ad aver superato i 35 giorni di superamento consentiti.
“Da tempo le misurazioni fatte da ARPAV sulla qualità dell’aria dimostrano un calo dei valori medi di PM10 rispetto agli anni precedenti – sottolinea l’assessore -. Un segnale chiaro sul fatto che, pur conoscendo tutti i limiti del Bacino Padano dove c’è scarso ricambio di aria, le oltre settanta misure contenute nel nostro piano regionale hanno efficacia. Basti pensare che il valore medio dal 2012 è al di sotto dei limiti imposti a livello europeo”.
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“La situazione, pur essendo in oggettivo miglioramento – conclude l’assessore -, ancora non ci soddisfa e quindi continueremo nel cammino intrapreso perché siamo sulla strada giusta. Una battaglia che portiamo avanti in silenzio ma con continui investimenti. Infatti, negli ultimi tre anni quasi un miliardo di euro sono stati investiti in questa partita per incentivare il trasporto pubblico e promuovere l’efficientamento energetico, ma anche pubblicando dei bandi specifici dedicati ai privati, come quelli per auto e stufe”.